di Nicola Sciortino
BARI - E' stato il gol messo a segno da Caputo nel match di ieri disputato al “Carlo Zecchini” di Grosseto contro una squadra "amica" a dare finalmente una boccata di ossigeno al C.t biancorosso Vincenzo Torrente e a decidere le sorti del match. Il Bari torna al successo dopo due sconfitte consecutive con Juve Stabia in trasferta e Pescara in casa e questa vittoria porta serenita' si può dire al tecnico, la cui panchina era data già per traballante. Il modulo di gioco definito "operaio" utilizzato dal Bari per questo incontro è stato il già noto e pluritestato 4-3-3 nel quale hanno avuto spazio i gregari, Scavone e Caputo in questo caso dentro; De Paula e Rivas fuori. Torrente insomma in due giorni di preparazione non ha potuto fare i miracoli, per cui ha deciso di scegliere la strada più breve e diretta per questo incontro: quella di affidarsi ai cosiddetti gregari.
Si è visto così un Bari muscolare, tutta corsa e dedizione. Fuori dunque gli esteti della squadra, che a dire il vero fino ad oggi non hanno impreziosito le giocate dei galletti come avrebbero dovuto, e dentro i bulldozer. La notte delle streghe seppur lontana, sembra però comunque essere arrivata per il Bari vista la situazione societaria che ha assunto un significato particolare rilevante in questo momento.Ricordiamo che entro il prossimo 15 novembre andrà versata la tranche degli stipendi relativi al periodo luglio-settembre ai giocatori, pena incappare in una ulteriore penalizzazione di due punti che aggraverebbe la situazione di classifica. In Via di Torrebella sembra oramai che a farla da padrone purtroppo sia uno stato di precarietà al limite della sopravvivenza in ansiosa attesa già del prossimo match.
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