Doppietta di Giglio che legittima una vittoria meritata da parte dei rossoneri
di Mario Schena
FOGGIA - Aria natalizia, profumo di panettone e poca voglia di andare allo stadio ad assistere ad un Foggia-Pomigliano che ha per il tifoso del Foggia lo stesso fascino di un mutuo in banca. Pochi spettatori sugli spalti e tifo piuttosto tiepido, ma i rossoneri, in serie D e a dieci punti dalla zona play-off non possono pretendere di riempire uno stadio dove solo due stagioni fa in panchina c'era Zeman e la coppia d'attacco era formata da Sau ed Insigne. In castigo Coccia, dopo la magra figura di Ischia, in campo i nuovi acquisti Picascia, D'Ambrosio e Famiano. Il primo brivido lo fa scorrere il Pomigliano lungo la schiena dei tifosi rossoneri grazie ad una indecisione di Micale che tarda nell'uscita e per poco non consente a Ferraro di scavalcarlo con un pallonetto. Risponde il Foggia con una bella iniziativa di Famiano che serve in profondita' Ferrante che entrato tutto solo in area, invece di tirare opta per il traversone al centro che gli viene messo in angolo da un difensore campano. È il preludio al gol che arriva dopo due minuti grazie ad un assist con il contagiri dalla sinistra per la testa di Giglio lasciato colpevolmente tutto solo di schiacciare a rete. Il Foggia e' padrone del campo e da' l'impressione di poter far male ogni volta che scende nella meta' campo del Pomigliano che poco riesce a tamponare con la difesa a tre. Famiano va vicino al raddoppio ma si vede respingere con i piedi da Di Costanzo un tiro ravvicinato e sugli sviluppi di un calcio d'angolo ancora Famiano va alla conclusione dall'altezza del dischetto del rigore, ma in maniera debole e centrale. Al minuto numero venti Palazzo si divora un gol calciando sull'esterno un pallone d'oro servitogli da D'Ambrosio. È un vero e proprio tiro al bersaglio, ma ancora una volta Famiano non inquadra la porta sparando di pochissimo alto. Il Foggia tira il fiato e il Pomigliano esce allo scoperto e sfiora addirittura il pari al mezz'ora, ma il numero uno rossonero e' miracoloso nel respingere due tentativi da distanza ravvicinata delle punte granata. La squadra campana sembra aver trovato le misure giuste e il Foggia ha qualche difficoltà' a rendersi pericoloso come nei primi venti minuti di partita. Il primo tempo non regala altri sussulti e si chiude con il vantaggio minimo del Foggia ma che va stretto ai padroni di casa che tutto sommato avrebbero potuto rendere più' rotondo il risultato. La ripresa vede un Pomigliano determinato cercare subito il pareggio, ma La conclusione dalla distanza di De Rosa e' messa in angolo dal portiere del Foggia con un bel colpo di reni. Foggia va vicinissimo due volte al raddoppio, intorno al decimo minuto, prima con Palazzo che fa sedere anche il portiere, ma colpisce il palo e poi con il cannoniere Giglio che schiaccia davanti a Di Costanzo, ma non riesce a centrare la porta. Come legge del calcio vuole chi tanto sbaglia alla fine becca il gol e così' accade che al ventitreesimo un tiro di Romano da fuori area batte Micale. Piove qualche fischio, il Foggia attacca a testa bassa, ma sbaglia tanto, passaggi e conclusioni. I minuti trascorrono ed il Foggia non riesce a trovare il bandolo della matassa, ma nei minuti di recupero, per l’esattezza al quarantottesimo, il Foggia trova il gol della strameritata vittoria con il suo cannoniere principe Giglio che sotto misura insacca il gol del due a uno. Si chiude con una vittoria, cercata da due mesi ed arrivata dopo cinque partite, il duemiladoci con l'augurio che il prossimo anno sia decisamente migliore per i colori rossoneri.
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