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Tallo autore della doppietta. (foto) |
di Rino Lorusso
BARI, 10 Mar. - Davanti a circa 6000 spettatori, il Bari trova il primo successo in casa del 2013, nonché la seconda vittoria consecutiva, grazie ad un secondo tempo giocato, dai galletti biancorossi, con grande intensità sia sotto l’aspetto tattico che agonistico. Nel primo tempo, infatti, la squadra di Torrente non ha brillato. E’ entrata in campo timorosa, probabilmente per la paura di sciupare quel capolavoro tattico e agonistico di Vicenza, ed era lenta nelle ripartenze ad eccezione del solito Iunco che provava a svegliare la squadra in più di una occasione. Qualcosa deve aver detto l’allenatore Torrente negli spogliatoi durante l’intervallo perché, nella ripresa, è entrato un altro Bari. Una squadra più spigliata sin dalle prime battute tanto che, al 52’, Rossi confeziona dalla fascia sinistra uno splendido assist per Tallo che prende il tempo agli avversari e di testa sblocca il risultato. Quindi le “vespe” della Juve Stabia da quel momento provano a pareggiare i conti chiudendo i galletti nella propria metà campo, ma il Bari, per nulla intimorito, si difendeva con ordine e ripartiva creando situazioni di gioco pericolose. In una di queste ripartenze, ancora Tallo, autore di un secondo tempo da incorniciare ( gol a parte), siglava il raddoppio e chiudeva così di fatto la partita. Il Bari doveva assolutamente vincere (per non rendere vano il tentativo di rimonta per la salvezza iniziato a Vicenza) e lo ha fatto con maturità e con un’accresciuta consapevolezza dei propri mezzi. Una giornata positiva sotto tanti punti di vista: il risultato, la classifica ancora deficitaria, ma decisamente meglio rispetto alla partita con la Pro Vercelli (dove probabilmente si è toccato il fondo), una squadra ritrovata, la capacità di mister Torrente di non disunirsi in un momento così difficile e strategico del campionato, la fame di vittoria dei calciatori, i gol ritrovati. A proposito di gol, un ritorno gradito al pubblico barese, Sandro Tovalieri, uno che di gol se ne intendeva, un bomber veramente eccezionale, presente al San Nicola per tifare, tra i suoi tifosi in curva nord, una città ed una squadra che non ha mai dimenticato: il Bari.
In tutto questo, però, c’è una nota stonata. Non possiamo dimenticarci, infatti, di un gioiellino di calciatore che si è perso per strada e che risponde al nome di Nicola Bellomo. E’ in una chiara involuzione di gioco, ma soprattutto di testa. L’ indubbio talento che gli appartiene (e che abbiamo ammirato nella prima parte di campionato) non può essersi dissolto nel nulla. Bellomo, oggi, ha perso sicurezza e non riesce a fare neppure le cose più semplici perché ha paura di sbagliare. Per questo i tifosi dovrebbero cercare di recuperare questo patrimonio calcistico, barese e italiano, cercando di applaudirlo anche quando sbaglia. Se questa squadra dovesse recuperare il miglior Bellomo, probabilmente, si potrebbe salvare con qualche giornata di anticipo.
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