Villas Boas con il suo secondo Di Matteo |
BARI- Con una nota rilasciata sul proprio sito ufficiale, il Chelsea dichiara quanto già da tempo si pensava: Andrè Villas Boas non è più l'allenatore ( o per meglio dire manager secondo l'usanza britannica) dei blues. Fatale è stata l'ennesima sconfitta in campionato, la settima, contro il West Bromwich, anche se oramai da mesi il rapporto tra società ed il portoghesse era compromesso. O forse non è mai decollato. Arrivato in Inghilterra con una clausola di 15 milioni, definito troppo frettolosamente come lo "Special two", considerando gli ottimi successi conquistati in patria contro il Porto, non è riuscito a portare a Londra un progetto vincente. Troppi passi falsi, venti punti dal Manchester City, leader della Premier, vittorie conquistate più per giocate fortuite che per un modello di gioco e una stagione ampiamente compromessa su tutti i fronti. Si tratta sostanzialmente di un fallimento, nonostante la solita campagna acquisti in pompa magna del proprietario Abramovich, ed inevitabile conseguenza di un idillo mai sbocciato con i tifosi e soprattutto con alcuni elementi storici dello spogliatoio.
La panchina ora è stata affidata fino a fine stagione, all'italiano Di Matteo, secondo di Villas Boas, proprio lui che con il West Bromwich ha guadagnato una storica promozione in Premier. A lui il delicato compito di ricompattare uno spogliatoio ed un ambiente disorientato, in vista del ritorno in Champions contro il Napoli.
0 commenti:
Posta un commento
Dite la vostra!