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Lamanna, portiere del Bari |
di Rino Lorusso
BARI, 10 Feb. - Anche oggi dobbiamo, purtroppo, registrare un’altra sconfitta del Bari al San Nicola. Quanto sta accadendo, in casa biancorossa, da, ormai, diverse giornate di campionato è un film già visto: la squadra regala i primi tempi agli avversari, come è accaduto anche ieri, contro il Varese, salvo poi riprendersi dopo aver subito il gioco e anche il gol degli ospiti. Talvolta, però, come in questo caso, il risveglio è risultato tardivo e, soprattutto, inutile nonostante un grande Lamanna. Questa sconfitta è figlia di un’involuzione, non solo sotto il profilo del gioco, ma anche sotto il profilo mentale.
L’approccio alla partita non è più come quello di inizio stagione, quando la squadra aggrediva gli avversari non permettendo loro di giocare. Probabilmente, la squadra biancorossa non aveva nulla da temere visto che doveva tentare, a detta di tutti, una salvezza impossibile. Impossibile perché partiva con sette punti di penalizzazione ( con i quali oggi sarebbe a – 2 dalla zona promozione) che relegano di fatto il Bari, in solitudine, al quart’ultimo posto in classifica. Proprio questo aspetto (la posizione deficitaria in classifica) potrebbe aver generato nei calciatori biancorossi, una sorta di paura, al momento, evidentemente ingestibile, che paralizza la testa e i muscoli degli stessi galletti. Così, le responsabilità, (che non sono soltanto dei calciatori e del tecnico, ma anche e soprattutto della società) aumentano sempre più e pesano maledettamente nella testa dei calciatori in questo momento. D’altronde non avevamo dei campioni prima, ma non abbiamo dei brocchi oggi. Sono gli stessi calciatori che oggi non riescono ad invertire una rotta che sembra incontrovertibile. Infine, come spesso accade, la sfortuna si accanisce nei momenti di difficoltà. Anche ieri nel secondo tempo, quando la squadra era sotto di un gol, il Bari ha reagito con forza scrollandosi di dosso quella paura di cui sopra, creando qualche azione pericolosa fino ad arrivare al palo colpito da Ceppitelli ad una manciata di secondi dalla fine del match.
Al termine della gara è partita la contestazione dei tifosi (pochi, in realtà, se pensiamo che sugli spalti vi erano solo 185 paganti) . Una contestazione legittima maturata al termine di una partita, l’ennesima, dalla prestazione incolore (primo tempo) ed un ennesimo risultato negativo. Il Bari, infatti, ha realizzato tre vittorie nelle ultime diciassette giornate di campionato, maturato la quinta sconfitta al San Nicola e non segna da 306 minuti, precisamente dalla partita con il Cittadella lo scorso anno. A fronte di questi numeri, sembrano giustificate non solo le proteste, ma anche lo scoramento dei tifosi che non vedono più la squadra brillante e sbarazzina della prima parte del campionato.
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