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Romizi, autore del gol della vittoria. (foto) |
di Rino Lorusso
EMPOLI, 24 Mar. - Straordinario, immenso Bari. Undici eroi (poi rimasti in dieci per l’espulsione di Iunco), hanno regalato, ai propri tifosi, una pagina indimenticabile che rimarrà nella storia del Bari. Probabilmente, dopo anni bui, dopo tanta amarezza, è la vittoria più importante ottenuta dal Bari che restituisce un po’ di cuore ai propri fans. Sono tre punti importanti per la classifica, ma soprattutto per il morale, perché sono maturati su un campo difficile, contro la squadra più in forma del momento (insieme al Bari) e con l’uomo in meno. Eppure Lamanna, il portierone del Bari, è stato chiamato in causa appena due volte ( e mai in maniera decisiva); anzi è stata la squadra biancorossa ad essere più pericolosa e ad andare più vicina al gol. Nelle ultime cinque partite i galletti hanno ottenuto quattro vittorie ed un pareggio, con otto gol fatti e solo uno subìto, con squadre che stavano attraversando un ottimo momento di forma e da zona play off. Quasi impossibile da pensare solo un mese fa.
L’allenatore - Dopo Vercelli sembrava che ormai non ci fosse più nulla da fare. Poi, quelle dure parole, a fine gara, di Torrente, ed ecco che, dopo un mese, siamo qui a raccontare un’altra storia, un altro Bari che, nel frattempo con un gioco a tratti esaltante, si è posizionato a centro classifica raggiungendo il gruppone ed uscendo, definitivamente, dalla crisi. Ecco cosa ha detto, a tal proposito Torrente, intercettato, a fine gara, ai microfoni di Radio Puglia: “A Vercelli abbiamo toccato il fondo in senso negativo , oggi, al contrario abbiamo ottenuto la massima soddisfazione … una grande reazione. Probabilmente le mie parole forti, a Vercelli, hanno scosso l’ambiente, e qualcosa è accaduto”. Molti allenatori avrebbero potuto perdere il controllo della squadra. Torrente no. E’ rimasto al suo posto a gestire un gruppo di persone che sembravano svogliate in campo, senza cattiveria agonistica, dove mancavano i risultati, dove c’era malumore, una squadra stanca e senza mordente. Non era assolutamente facile superare questa situazione. Per questo ringrazia la sua squadra: “I ragazzi sono stati straordinari, anche se non abbiamo fatto ancora nulla. Dobbiamo restare umili e determinati. Guai ad avere cali di tensione. Stavamo giocando bene e creando palle gol, ma dopo l’espulsione è cambiato tutto . Siamo stati, comunque, tatticamente perfetti. Tutti oggi hanno dato il massimo per spirito di sacrificio , concentrazione, per la voglia di fare risultato … ed è una soddisfazione anche pensando alla gara di andata”.
Romizi - La palma d’oro, tuttavia, va al bravo Romizi. Tornato dopo un infortunio muscolare, l’ex viola, entra nel secondo tempo per dare maggiore equilibrio alla squadra e, dopo qualche minuto, con grande determinazione e maestria, ruba palla a centrocampo, supera due avversari, si accentra e fa partire dalla distanza un missile che si insacca nel set alla destra del portiere. Una prodezza che lo ripaga dello stop forzato e delle sofferenze patite ultimamente. E’ quanto ha dichiarato lo stesso Romizi intervistato a fine partita: “Sono contentissimo. Dopo un infortunio, in dieci, su un campo difficile… una grande soddisfazione. Dedico il gol alla mia famiglia e alla mia ragazza che mi sostiene sempre. L’importante era tirarsi fuori da una situazione difficile e ci siamo riusciti”. Significativo l’abbraccio nel finale fra tutta la squadra e il tecnico. Ora, più che mai, bisogna continuare così.
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