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Torrente, allenatore del Bari. (foto) |
di Rino Lorusso
BARI, 12 Apr. - Dopo il capitano Ciccio Caputo, anche l’allenatore del Bari, Vincenzo Torrente, ha chiesto il sostegno della tifoseria barese. In effetti la partita contro il Lanciano diventa determinante, soprattutto in vista delle due trasferte consecutive in terra emiliana, prima di ospitare lo Spezia al San Nicola per un match davvero mozzafiato. Queste partite, in un momento chiave della stagione come questo, si vincono non solo per qualità e condizione fisica, ma anche per freschezza mentale. Lo sa bene anche mister Torrente che, alla vigilia della partita contro il Lanciano, con la solita grinta che lo contraddistingue, ostenta sicurezza e chiarisce il valore di questa partita.
Torrente, come possiamo definire questa partita?
Determinante.
Parliamo del Lanciano. E’ così temibile in trasferta?
Sicuramente. Dimenticatevi il Lanciano che avete visto all’andata. Hanno fatto un bellissimo campionato e ci vuole il miglior Bari per contrastare al meglio questa squadra. Noi dobbiamo essere sempre determinati perché, come c’è un calo di concentrazione, subiamo il gioco degli avversari. Un esempio è quello di Reggio Calabria dove in 50” si son persi tre contrasti. Abbiamo subito un gol e perso la testa. Abbiamo giocato in modo disordinato, abbiamo tirato poco e la reazione è stata sbagliata. Abbiamo subito il gol soprattutto a livello mentale. Rispetto il Lanciano ma sono più preoccupato dei miei ragazzi perché, quando staccano la spina, sia pure involontariamente, rischiamo di perdere.
Pensa di schierare Bellomo sin dall’inizio?
Bellomo ha fatto bene a Reggio. Ha fatto gioco avanti alla difesa come gli avevo chiesto. Potrebbe essere la sua occasione. Bellomo mi garantirebbe più qualità a metà campo e maggiori inserimenti in zona gol. Il dubbio è con De Falco. Ma non è l’unico. Un’altra perplessità riguarda anche il reparto difensivo.
Ha chiesto a Iunco di tirare di più in porta?
Iunco ha fatto fare diversi gol ai compagni. E’ un trascinatore. Negli ultimi anni non ha fatto tanti gol ma è un calciatore di esperienza. Detta il passaggio, il pressing e inventa assist. Le sue caratteristiche sono queste. A Reggio non ha fatto la sua migliore partita, ma le occasione migliori le ha create lui.
In otto giorni si giocano tre partite. Considerata la fase cruciale del campionato, le sembra giusto?
Non mi sembra una cosa normale, anche perché qui ci giochiamo una stagione, chi per la promozione, chi per la salvezza. Ci vorrebbe un po’ di tempo in più per far riposare i ragazzi e recuperare la condizione psicofisica. Bisognerà vedere come ci si arriva alla seconda o alla terza partita. Però hanno deciso così…
Si aspetta qualcosa in più dai veterani?
Mi aspetto qualcosa da tutti. Gli esperti sono quelli che aiutano i giovani che sono i più vulnerabili sia nei momenti buoni che in quelli più difficili.
Siamo oggi nelle condizioni di poter giocare per vincere?
Si, assolutamente. Questa squadra è nelle condizioni di poterlo fare, ma a patto che resti sempre concentrata, con la giusta determinazione e cattiveria agonistica. Inoltre, deve fare le cose che sa fare.
Come possiamo definire questo campionato?
E’ un campionato duro, stancante e strano perchè ancora non si capisce la quota salvezza. Tutto dipende dai prossimi scontri diretti e soprattutto da quello che faranno le ultime tre in classifica.
Cosa si aspetta dai tifosi?
Mi aspetto il calore dei tifosi, un sostegno che questi ragazzi meritano. Altri hanno dato un’immagine negativa della città, mentre noi stiamo cercando di darne, da due anni, una positiva. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Lasciamo da parte tutto il resto. Quello che conta è l’amore per questa maglia. Il Bari, non lo dimentichiamo, è un patrimonio della città e come tale va sostenuto.
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