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Calcio. Derby in parità grazie a due regali
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Enrico Guarna portiere del Foggia (foto Foggia Calcio) ndr |
Di Mario schena
Foggia 21 apr. - Si è disputato il derby di Puglia. Foggia si preparava per un appuntamento
atteso da 21 anni. Tanto il tempo trascorso dall’ultimo derby di campionato.
Era il 1997, quando nel Bari, che fu promosso in serie A, segnò un giovane
talento di nome Nicola Ventola.
Per il Foggia di Burgnich la pareggiò Colacone. Fu il derby in cui, nella ripresa dopo il gol del Bari,
l'arbitro Collina dispose l'inversione di campo per interrompere il copioso
lancio di oggetti dalla Sud verso il portiere barese Fontana. Niente tifo biancorosso, per disposizione della Prefettura e capienza
dilatata di 1.780 posti in curva sud per deroga del Sindaco di e lo Zaccheria
ha risposto alla grande dando la spinta e la carica alla squadra rossonera con
il tutto esaurito. Nel Bari di Grosso che viaggia a corrente alternata non ci
sono Liam
Henderson squalificato e non disponibili Oikonomou, Morleo
e Salzano si è schierato con il solito 4-3-3. Nel Foggia,
unico assente Gerbo convalescente dall’intervento di appendicite. Stroppa lascia
in panchina capitan Agnelli e l’ex Tonucci e ha mandato in campo schierando il
suo canonico 3-5-2 Guarna in porta, difesa a tre con Calabresi, Camporese e
Loiacono, centrocampo formato da Kragl a Sinistra e Zambelli a destra, play
Greco, Deli ed Agazzi al suo fianco, punte Nicastro e Mazzeo. Ha diretto
Daniele Chiffi, della sezione di Padova, al 5' anno in Can B, ha già diretto il
Foggia in tre occasioni. Ultima gara diretta da Chiffi, in questa stagione, Foggia-Frosinone,
del 28 dicembre 2017 finita due ad uno per gli ospiti. Chiffi è stato coadiuvato
da Marco Bresmes della sezione di Bergamo e Mauro Galetto della sezione di
Rovigo. Quarto uomo Ivano Pezzuto della sezione di Lecce. E’ finita in
parità, uno a uno, grazie a due regali di Gyomber, difensore biancorosso e di
Enrico Guarna portiere del Foggia. La cronaca. Il Bari inizialmente più
propositivo si impossessa del controllo della gara e va alla conclusione un
paio di volte con il bersaglio però mancato di molto. Fino all’undicesimo si
giochicchia, poi il foggia si fa vedere dalle parti di Micai in maniera
insidiosa con un scambio veloce tra Nicastro e Mazzeo su velo iniziale di
Agazzi, bravo Micai ad anticipare il bomber rossonero. Il Foggia comincia a pressare
con una certa veemenza e Zambelli dalla destra fa partire uno splendido assist
sul quale non ci arrivano per un soffio tutt’e due le punte rossonere. Pressa
io Foggia e Micai si salva d’istinto su Mazzeo. Al quattordicesimo ci prova
Nicastro in acrobazia, ma la sfera termina fuori. Ci riprova al ventunesimo
Nicastro, ma la sua bordata dal limite termina di poco a lato. Il Foggia
attacca e il Bari lo soffre ed al ventunesimo un disperato tentativo di Gyomber
di anticipare Mazzeo su traversone dalla destra si trasforma nel più classico
degli autogol. Alla mezzora Guarna confeziona incredibilmente il pareggio del
Bari servendo involontariamente Nenè che ringrazia il portiere rossonero dell’omaggio,
avanza e piazza la sfera all’incrocio alla destra dell’estremo difensore
rossonero. Una doccia fredda per il Foggia e per il pubblico che bersaglia il
suo portiere con bordate di fischi. Il gioco si spegne e la partita diventa
brutta, un minuto di recupero e tutti negli spogliatoi per l’intervallo.
Secondo tempo decisamente giocato dalle due squadre con il freno a mano tirato.
Poco gioco poca manovra, pochissime o nulle, almeno inizialmente le occasioni
da gol, tranne quella per il Foggia sventata da Marrone che su traversone di
Kragl dalla sinistra anticipa in area piccola Nicastro già proiettato in tuffo
per schiacciare di testa in porta. Al ventiquattresimo dentro Agnelli e Beretta
per Greco e Nicastro. Al trentacinquesimo Agnelli serve Mazzeo che da posizione
decentrata tira forte ma centrale, Micai mette in angolo con un gran colpo di
reni. Entra Tonucci al posto di Camporese. Fuori anche Galano per Cissè.
Scivola verso il termine la gara e chiaramente prevale il timore di perdere
sulla voglia di rischiare qualcosa per vincere la gara. Al quarantatreesimo
Floro Flores, di testa, anticipa Guarna sugli sviluppi di un calcio di
punizione, ma mette fuori. Sei i minuti di recupero concessi soprattutto per il
tempo perso per l’accensione di fumogeni ad inizio ripresa. Al
quarantasettesimo Cissè conclude fuori da buona posizione facendo scattare in piedi
tutta la sua panchina che già pregustava il gol. Non accade più nulla e
francamente le due squadre hanno dato l’impressioni di volersi accontentare nei
minuti finali. Restano invariate le posizioni. Foggia più salvo che mai, Bari
che tira un sospiro di sollievo e resta in corsa per i play-off.
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