MADRID- Commento:
Non c'è stata partita, o quasi, nella finale della Coppa del Re tra Barcellona ed Athletic di Bilbao, il quale, come nella finale di Europa League (contro l'Atletico Madrid) prende tre sberle senza poter lasciare un segno, evidenziando alcuni limiti di gestione del pur ottimo tecnico Bielsa: 3-0 il risultato finale con match messo in ghiaccio dopo nemmeno 25 minuti (doppietta di Pedro e goal del solito Messi, al suo 73esimo goal stagionale). E' stata l'ultima partita di Pep Guardiola come allenatore dei blaugrana, ed ha salutato tutti a suo modo, ovviamente vincendo. Guardandosi indietro, ad avventura conclusa si può dirlo: da luglio 2008, quando è iniziata l’era Guardiola, i catalani hanno vinto 3 Liga, 2 Copa del Rey, 3 Supercoppe di Spagna, 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee, 2 Mondiali per club, per un totale di 14 trofei alzati al cielo sui 19 disponibili. Un regno ad oggi inimitabile e minimamente eguagliabile: Pep abdica a favore del suo secondo Tito Vilanova e si allontana quando ancora riecheggiano le melodie di "we are the champions". E' stata la vittoria di Guardiola, e soprattutto per Guardiola, come hanno più volte sottolineato i giocatori, ragazzi che hanno dato origine ad un gruppo straordinario a livello umano oltreché professionale (la maglia col numero 22 di Abidal sul trofeo ne è testimonianza) ed anche come ha ribadito il giornale Marca, che titola "Questa vittoria è per te".
E' stata anche la partita tra le due tifoserie (e due popoli i catalani ed i bachi) maggiormente avverse al potere centrale madrileno: il Vicente Calderon, stadio dell'Atletico Madrid, è stata la "cornice perfetta" per fischiare l'inno nazionale, aggiungendo ad una manifestazione sportiva, quel tocco di politica sempre presente.
Video: cliccando qui potete vedere i goal della partita
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