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[VIDEO] Everton - Liverpool, il pazzo Derby di Suarez. Dai goal, all'esultanza, al lancio della moneta.

martedì 30 ottobre 2012 0 commenti

L'esultanza di Suarez

di Giovanni Sgobba

LIVERPOOL - Un goal segnato, un'autorete provocata, un'altra rete regolare ingiustamente annullata, un'esultanza contro le critiche dell'allenatore avversario ed una moneta, lanciata dagli spalti, raccolta e messa nella scarpa.
Questo è stato il derby di Luis Suarez, attaccante del Liverpool, che è solito prendersi le prime pagine dei tabloid più per i suoi tuffi e per le frasi razziste, che per le sue doti atletiche.
Ma nel 2-2 tra Everton e Liverpool, sentitissimo derby del Merseyside, il ragazzo uruguaiano, si è reso protagonista di alcuni gesti che, fortunatamente, rientrano nel lecito e nel bello del calcio, quei sani sfottò che "impreziosiscono" una prestazione di maturità, arrivata nel momento più delicato del Liverpool, non scalfita da provocazioni della vigilia e durante il match. "Ha tenuto botta" Luis, non ha reagito e caricandosi sulle spalle l'attacco dei "Reds", ha dapprima provocato l'autorete di Baines al 14' del primo tempo per poi segnare la rete del 0-2 al 20'. 
Ed ecco che il suo spirito istrionico si manifesta durante l'esultanza: nella vigilia del match, il tecnico dell'Everton, David Moyes, ha duramente attaccato Suarez definendolo un tuffatore (e diciamo che non fa molto per smentire questa nomea); l'attaccante numero 7 ha così risposto.

Suarez festeggia "tuffandosi" dinanzi al tecnico dell'Everton
    
Complice una reazione strepitosa dell'Everton, il Liverpool non è riuscito a portare a casa i 3 punti anche se proprio allo scadere, l'arbitro annulla una rete regolarissima sempre a Suarez, per un presunto fuorigioco.
Ma prima del triplice fischio finale, un altra episodio curioso vede protagonista il ragazzo cresciuto tra le strade di Montevideo. Dopo l'ennesimo dribbling, i "Toffees" spazientiti, hanno lanciato monetine ed altre cose dagli spalti in direzione di Suarez, il quale però non ha ceduto alle provocazioni, ma anzi ha raccolto una moneta e se l'è infilata nella scarpa. 

Suarez raccoglie la moneta lanciatagli dagli spalti

Un derby emozionante che non ha visto vincitori né vinti, ma almeno per oggi, sui tabloid Suarez ci finirà per altri motivi.




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FA Cup: derby tra Liverpool ed Everton nella memoria delle vittime di Hillsborough

mercoledì 18 aprile 2012 0 commenti

di Giovanni Sgobba.
BARI- Sabato si è disputata, nel  magico scenario di Wembley, la prima semifinale di FA Cup tra due grandi rivalità storiche del calcio inglese: Liverpool ed Everton, infatti, si dividono la città nel "derby del Merseyside" (regione nel nord-ovest inglese dove sorge Liverpool), nel quale non esistono pronostici che tengano. Un match, dunque, particolarmente atteso, sentito questa volta per una coincidente e tragica ricorrenza.
Esattamente 23 anni prima, il 15 aprile del 1989, il Liverpool si apprestava a vivere un'altra tragedia, dopo la strage dell'Heysel di qualche anno prima, causata dagli hooligans e nella quale morirono 39 persone (32 italiani). Anche allora i Reds avrebbero dovuto disputare una semifinale di FA Cup, contro il Notthingham, e come vuole la consuetudine, la partita si sarebbe dovuta giocare in un campo neutro. Fu scelto lo Hillsborough Stadium, uno stadio piccolo, con appena 6 ingressi, pochi per reggere l'ondata dei tifosi. L'evento nefasto si consumò nei primi minuti, quando, per inadempienza della polizia locale, venne fatto aprire un unico grande cancello per accelerare l'ingresso agli spalti. Una scelta catastrofica: i supporter continuavano ad entrare ammassandosi su quelli che già avevano riempito gli spalti e pertanto schiacciandoli verso le inferiate laterali. In molti non si resero conto del dramma in corso e la partita iniziò regolarmente, per poi essere sospesa dopo 6 minuti (15:06 ), quando molti tifosi iniziarono ad invadere il campo per non essere schiacciati dalla ressa. Solo allora si iniziò a capire la portata della catastrofe: in mezzo alla calca ed alla confusione generale avevano perso la vita ben 96 persone, schiacciate e soffocate proprio com'era accaduto all'Heysel. La partita venne rigiocata un mese dopo e il Liverpool centrò la finale, poi vinta, proprio contro i cugini dell'Everton.
Da allora i tifosi della prestigiosa Kop, ad ogni anniversario, sono soliti bloccare le lancette dell'orologio della curva alle ore 15:06.
Sabato si è voluto ricordare l'evento con un minuto di silenzio e con delle spille con il numero 96, il numero delle vittime di quell'assurda partita. Ha giocato benissimo l'Everton, ma ha vinto il Liverpool. Un primo tempo di marca toffees che dopo aver trovato il meritato vantaggio con Jelavic, hanno più volte sfiorato il raddoppio, bloccando a lunghi tratti il fischiato Suarez e lo statico Carroll. Ma la storia della partita viene ribaltata nel secondo tempo proprio dai due attaccanti del Liverpool: prima Suarez sfrutta un passaggio errato del difensore dell'Everton Distin e proprio quando i supplementari erano ad un passo, Carroll trafigge Howard per il 2-1 finale.
Per il Liverpool, dunque, indietro in campionato (dietro ai suoi cugini di 1 punto) e fuori dalle Coppe internazionali da anni ormai, si presenta l'opportunità di alzare un prestigioso trofeo.







Premier League: Gerrard si riprendere il Liverpool nel derby contro l'Everton

mercoledì 14 marzo 2012 0 commenti

L'esultanza del capitano Gerrard
di Giovanni Sgobba.
BARI- Notte indimenticabile per i tifosi del Liverpool: come nei sogni più romantici, infatti, i Reds non solo conquistato l'attesissimo derby del Merseyside contro l'Everton, ma lo fanno con una storica tripletta del capitano Steven Gerrard, pesante assenza nella prima parte di stagione, e ritornato trascinatore. La città si ferma per una partita che da sola vale un trofeo, una consolazione per due squadre lontane dai vertici alti della Premier League. Per l'Everton guidato da Moyes (che festeggiava i 10 anni sulla panchina), la possibilità di scavalcare proprio i cugini in classifica, mentre per il Liverpool, l'opportunità di tornare a vincere dopo 3 sconfitte consecutive dopo la vittoria in Carling Cup.
Tanti temi dunque, ma la partita si tinge di rosso: un 3-0 tutto sommato giusto e che rispecchia un match nel quale i Toffemen, nonostante le positive prove di Pienaar e Rodwell, dopo sette risultati utili e consecutivi, sono crollati sotto i colpi del capitano idolo di Anfield. Prima un tiro di precisione che supera il portiere leggermente fuori dai pali, poi una sassata, suo marchio di fabbrica e poi un altro tiro di sinistro a partita ormai conclusa. Hat-trick (termine inglese che indica la tripletta) e pallone a casa per ricordare questa partita storica. Per l'Everton, tradizionalmente riconosciuta come la seconda squadra di Liverpool, si tratta della settima sconfitta negli ultimi undici derby, che li blocca al nono posto in classifica, a 37 punti, 5 dai cugini.
I tifosi della Kop ringraziano il proprio capitano, e fino al prossimo derby, saranno loro i "padroni" di Liverpool











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