di Giovanni Sgobba
CHATILLON- In un calciomercato segnato da cambi di maglia che hanno portato delusione ed anche amarezza tra i vari tifosi, anche Lucio, che dopo la rescissione consensuale con l'Inter non ha perso tempo nel trovare una nuova sistemazione, ha dimostrato di passare da una realtà all'altra senza troppi pensieri.
Per il difensore 34enne, quello di oggi è stato il primo allenamento da juventivo, dopo essersi aggregato alla squadra in ritiro a Chatillon e dopo aver ricevuto applausi e cori di incitamento da quel tifo che fino a qualche mese lo vedeva come rivale.
Dal canto suo, il difensore brasiliano sembra aver completamente resettato gli ultimi tre anni passati a Milano, anni fatti di trionfi e successi con la squadra neroazzurra. Infatti, in una prima conferenza piena zeppa di cliché e di ovvietà, Lucio non ha risparmiato qualche frecciatina alla sua ex squadra, dimostrando di essersi già uniformato al pensiero della "Vecchia Signora": "Ho voltato pagina, ora sono qui, sono contento e per la mia carriera è importante, perché la Juventus è una grande squadra" Sull'Inter: "Ora gioco con la Juve e se segnerò all'Inter non sarà un problema esultare. Io rispetto i miei ex compagni, ma spero che i nerazzurri mi rimpiangano e che l'Inter abbia sbagliato a farmi partire".
Per finire, ecco che Lucio esprime il suo personale pensiero sulla questione scudetti, 28 o 30?: "Sugli scudetti ho la stessa idea del nostro presidente Agnelli, sono 30", anche se la domanda più opportuna sarebbe dovuta essere: "Ma quando giocavi nell'Inter la pensavi alla stessa maniera?"
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