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"Campioni a Chi?" Dieci storie di campioni mancati raccontate da Christian Montanaro

sabato 15 dicembre 2012 0 commenti

di Redazione

BARI - Dieci storie di sport. Dieci storie di personaggi dello sport, che sarebbe ingiusto definire “bidoni”, ma che ribattezzare “campioni” forse lo sarebbe ben di più. 
“Campioni a Chi?” è il primo e-book dell’avvocato e giornalista pubblicista Christian Montanaro (edito dalla Società Editrice Dante Alighieri di Roma al costo simbolico di € 1,99) che, in base ai dati “Ultimabooks” di riferimento, è stato tra l’ultima settimana di giugno e la prima di luglio 2012 il secondo e-book italiano più venduto dietro al celebre best-seller “Cinquanta Sfumature di Grigio”. 
Un libro elettronico che parla di sport, dunque, e lo fa anche attraverso vignette illustrate (curate da Fiorella Custodero) per enfatizzare le vicissitudini riscontrate nel campionato italiano di calcio da dieci personaggi che avevano creato molte aspettative nei tifosi, senza poi ripagarle sul rettangolo di gioco. 
Da Rush a Scifo, da Blisset ad Anastopoulos: ce ne è per tutti i gusti, in quello che può definirsi un elogio postumo alle carriere di campioni mancati che, per motivi diversi, nel campionato italiano non hanno reso come ci si sarebbe aspettato, quasi a volerli riabilitare, indicando, tra il serio e il faceto, le possibili motivazioni del loro “flop”. 
Si scopre così che Ian Rush non spiccicava una parola in italiano, che “Vincenzino” Scifo forse era troppo piccolo per guidare il centrocampo dell’Inter, che Mark “Attila” Hateley era tanto bravo di testa, quanto discutibile coi piedi, e che Dennis Bergkamp aveva paura degli aerei e spesso non volava coi compagni in prossimità di un match importante. 
Motivazioni, alibi, e chissà che altro. Fuoriclasse, calciatori, idoli, ma in una sola parola uomini. 
Con i loro pregi e con i loro difetti. 
L’opera, reperibile online sui vari canali di vendita elettronici, aprirà le sue presentazioni ufficiali a partire da questo mese. 



Due già gli appuntamenti in programma: il 14 dicembre, alle 19,30, presso la Biblioteca D’Addosio, a Capurso, nel corso della manifestazione “Il Libro Parlante”, e poi il 20 dicembre, alle 20,30, presso l’Hotel Moderno, a Bari, nella conferenza organizzata dal Rotaract Club Bari Agorà (in collaborazione con il Rtc Bari e il Rtc Bitonto) dal titolo “Dal Libro cartaceo al libro elettronico o e-book”
"Ho desiderato scrivere una opera del genere sin da piccolo, quando imparavo le storie dei personaggi delle figurine “Panini” a memoria - racconta l’autore Christian Montanaro- . Non tanto per parlare di sport, quanto semmai per parlare di “storie di sport”, perché lo sport si compone non solo di “campioni”, ma anche di “mancati campioni”, e spesso sono proprio loro a catalizzare l’attenzione dei tifosi. Sono contento del buon andamento che sta avendo il libro, che è indirizzato soprattutto ai nostalgici di un certo modo ormai desueto di vedere il calcio. Per me rispolverare certi “scheletri dall’armadio del nostro campionato” è stato un piacere, e spero lo sia anche per i miei lettori”.









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Calcio dell'altro mondo: in Germania il "rigore" costa 50mila euro (al tifoso). La Fluminense vince il campionato e rischia l'incidente aereo

venerdì 16 novembre 2012 0 commenti

Tifosi in campo tra Fortuna ed Hertha
di Giovanni Sgobba
DUSSELDORF- L'idea di immortalare un momento storico della squadra per la quale si fa il tifo, è un rito atavico che trova svariate sfaccettature. La più usuale, quando si vince un campionato o si conquista la promozione, è quella di portare a casa uno spicchio verde del terreno di gioco. Un cimelio, il personalissimo trofeo per il tifoso, solo che Andre P., tifoso del Fortuna Dusseldorf, è andato oltre, sradicando l'intera zolla del dischetto di rigore.
I FATTI. Lo scorso 15 maggio, il tifoso era entrato in campo, con altre centinaia, all'ultimo minuto dello spareggio-promozione con l’Hertha Berlino: molti erano convinti di aver sentito il fischio finale, da cui l’invasione per festeggiare il ritorno in Bundesliga dopo 15 anni. Ovviamente l’arbitro non aveva potuto far altro che sospendere momentaneamente la gara, con le squadre che si erano nascoste nello spogliatoio per 25 minuti. Calmata l'euforia, i due club erano rientrati sul terreno di gioco per concludere il match, ma oramai la frittata era stata fatta.
Paul Jager, tesoriere del Fortuna
L'Hertha, infatti, aveva fatto reclamo per poter ripetere la partita, ma dopo un processo, il giudice sportivo aveva confermato la promozione del Fortuna, punendo il club con una gara a porte chiuse (diventate due con metà spettatori) e 100 mila euro di multa. Da qui la pretesa che Andre P. paghi la metà della multa stessa: "Fra danni materiali e d’immagine, ci abbiamo rimesso un milione", ha detto la settimana scorsa il tesoriere Paul Jäger. "Non per questo, bensì per dare un esempio educativo, la società ha fatto causa al tifoso Andre P. chiedendo un risarcimento di 50 mila euro per il furto del dischetto del rigore".

Come è evidente non si tratta semplicemente di un danno pecuniario: al Fortuna non è piaciuto l’atteggiamento di Andre P. che ha trasformato quell'atto in un sistema per fare soldi. È diventato ricercatissimo dai media, rilasciando interviste a pagamento e diventando una parodia per uno spot di una carta di credito. Una mancanza di rispetto secondo la società, non per il tifoso che ha detto ai giornalisti: "Tutti sognano di avere un simile souvenir in casa. Sradicherò con le mie mani un altro pezzo di prato quando vinceremo la coppa o il campionato: dovrò stare attento soltanto che la partita sia finita veramente"

RIO DE JANEIRO- Miglior attacco con 59 marcature e miglior difesa con 29 reti incassate, +10 rispetto alla seconda in classifica, il Gremio, e con Fred, ex Lione, capocannoniere con 19 goal. Questi i numeri di una cavalcata trionfante: domenica, il Fluminense si è portato a casa con tre giornate d'anticipo il quarto titolo nazionale della sua storia, dopo aver centrato a maggio il 31esimo campionato carioca. 
Una stagione dominata con tanti protagonisti: dal già citato Fred, al portiere Cavalieri (passato in Italia nel 2010 a Cesena), passando per Deco (che però nelle ultime partite ha giocato poco, causa infortunio) fino ad arrivare a Thiago Neves. 
l'attaccante Fred portato in trionfo
Decisiva è stata la vittoria in trasferta per 2-3 contro il Palmeiras, con la rete decisiva, siglata da Fred, arrivata ad una manciata di minuti dal termine. I tifosi hanno atteso fino a tarda notte l'arrivo della squadra per festeggiare insieme ai giocatori la vittoria, ma ci sono stati attimi di paura sull'aereo che riportava la squadra a Rio:  l’aereo ha avuto un problema al carrello e il comandante ha chiesto che tutti i passeggeri si mettessero nella posizione di sicurezza per l’impatto. Dopo tre tentativi di atterraggio andati a vuoto, l'aereo è riuscito a toccare terra, mentre in pista erano stati inviati veicoli d'emergenza ed ambulanze. Nessuna conseguenza, comunque, per i giocatori che sono stati accolti da un vero e proprio bagno di folla.
Più che essere al settimo cielo dalla gioia, converrebbe rimanere con i piedi per terra...




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