Premier League: il City stende lo United, passo decisivo verso la vittoria

martedì 1 maggio 2012

L'esultanza di Kompany
di Giovanni Sgobba
MANCHESTER-
  Commento: Era da 44 anni che il Manchester City non arrivava così vicino alla conquista del titolo nazionale: l'ultima volta il sogno di trionfare si avverò, ma fino ad adesso, è rimasta l'ultima gioia. Da ieri, però, si buon ben dire che le gerarchie, nel distretto di Manchester e nell'Inghilterra tutta, sono cambiate: il City, sfruttando il tifo casalingo dell'Etihad Stadium, aveva quanto meno l'obbligo di provare a vincere il derby numero 163 della storia, per riacciuffare i cugini in testa alla classifica. Ma gli uomini di Mancini, oltre al tanto impegno, centrano anche la vittoria (per 1-0) che vuol dire testa della classifica a 83 punti (come il Manchester), ma vantaggio decisivo per la differenza reti, (+61 contro +53) e dominio anche negli scontri diretti (6-1 ed 1-0).
A realizzare il goal pesantissimo della vittoria è stato Kompany, che, con un perfetto colpo di testa, si rivendica delle critiche piovute dopo l'espulsione nella sfida di FA Cup (unica vittoria United in questa stagione) e sblocca, ad una manciata di secondi dalla fine del primo tempo, un match chiuso, serrato dalla tanta tensione. Ed era facile prevederlo: i Red Devils senza Vidic, Anderson ed Owen (di cui oramai ci siamo fatti l'abitudine), avevano tutti gli interessi a giocare a ritmi bassi, cercando di contenere le folate avversarie (si spiega così la scelta di Ferguson di schierare a centrocampo Scholes, Park, Giggs e non i più offensivi Valencia e Young), per provare a portare a casa un pareggio preziosissimo. Dall'altro lato i Citizens nel primo tempo hanno dimostrato di avere il classico "braccino corto del tennista", tanto era il timore di fallire questo match-ball potenzialmente letale. Ma nel match da non sbagliare i ragazzi di Mancini si scrollano di dosso paure vecchie più di 40 anni e mettono alle corde gli avversari con grinta e dinamismo, marchi di fabbrica di giocatori quali Yaya Tourè, De Jong, Clichy e Zabaleta, i migliori in campo.
A meno due giornate, dunque, dalla chiusura dei giochi, Manchester si tinge di azzurro e per gli spalti dello stadio risuonano cori intonati sulla canzone Blue Moon, con tifosi illustri, quali Liam Gallagher e Maradona. 
Mancano due giornate, la storia è prossima ad essere riscritta, come testimonia la tensione di Alex Ferguson, che per un momento perde l'aplomb da sir discutendo con il tecnico Mancini, consapevole di essersi fatto sfuggire il campionato e Newcaslte e QPR permettendo, dopo 44 anni, la Premier League cambierà sede, cambierà bacheca, ma non città. 

Le pagelle dei protagonisti:
Kompany: da essere la causa della sconfitta del City in FA Cup, ad artefice possibile e probabile della vittoria in Premier League. Giganteggia in mezzo alla difesa e neutralizza Rooney lasciato da solo. Voto: 8
Clichy e Zabaleta: la dimostrazione di come dovrebbero giocare i terzini moderni. Tanta grinta, frantumano chilometri senza andare mai in riserva d'ossigeno, pressano ed annullano Jones ed Evra, ed in attacco non perdono la lucidità creando sempre potenziali occasioni. Voto: 7.5
Yaya Tourè: Senza dubbio l'uomo più prezioso della compagine. Ha dato un'impronta vincente e letale alla squadra, direttamente ereditata dal Barcellona. E' devastante in mezzo al campo: lotta e corre per 3. Voto: 8.5

Nani: Si dimostra croce e delizia per i Red Devils, come sempre. Puoi essere il migliore in campo e la partita successiva il peggiore. Ci si aspettava molto da lui, dalla sua fantasia imprevedibile. Questa volta è sceso in campo il suo gemello più scarso. Voto: 4.5
Scholes e Giggs: il primo si era ritirato, salvo poi fare dietrofront; il secondo, nonostante gli anni ed i capelli brizzolati, insegna ancora calcio. L'età e le vecchie lotte prendono il sopravvento nel secondo tempo, ma sono sempre gli ultimi a mollare. Voto: 6
Jones: decisamente fuori partita. Clichy gli passa davanti e lui riesce a malapena a vederlo con l'autovelox. Completamente spaesato, dopo l'ammonizione non si riprende. Voto: 5

Qui la lite tra Mancini e Ferguson










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