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Manchester United: il debutto del giovane Tunnicliffe fa vincere 10.000 sterline al padre

giovedì 27 settembre 2012 0 commenti


di Giovanni Sgobba.
MANCHESTER- In Inghilterra, si sa, si scommette su tutto, ed è "tradizione" per i padri o parenti chiedere al bookmaker della propria città di elaborare una quota specifica sull'esordio in Nazionale o in una specifica squadra del promettente figlio o nipote. Così avvenne nei Mondiali del 2006, quando lo zio materno dell'attaccante Wayne Rooney vinse 50.000 sterline per aver scommesso, 8 anni prima, la convocazione ad appena 20 anni nella Nazionale inglese di suo nipote.
Cose folli, insomma, come l'idea del padre di Ryan Tunnicliffe: una scommessa da 100 sterline fatta 10 anni fa (quando il ragazzino aveva appena 9 anni), ovvero quella di vedere il proprio figlio esordire e giocare con la maglia dei Red Devils. Mercoledì sera, nel match di Capital One Cup tra Manchester United e Newcastle (vinta 2-1 dai padroni di casa), Ferguson al 77' decide di mandare in campo proprio Ryan Tunnicliffe, al suo debutto con la maglia rossa numero 46.
Una doppia vittoria sia per il giovane 19enne, l'anno scorso in prestito al Peterborough United (team allenato dal figlio di Alex Ferguson, Darren), sia per il padre Mick che viene premiato per la sua lungimiranza: quotato a 100 l'esordio di suo figlio, ha portato a casa 10.000 sterline.








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Premier League: il City stende lo United, passo decisivo verso la vittoria

martedì 1 maggio 2012 0 commenti

L'esultanza di Kompany
di Giovanni Sgobba
MANCHESTER-
  Commento: Era da 44 anni che il Manchester City non arrivava così vicino alla conquista del titolo nazionale: l'ultima volta il sogno di trionfare si avverò, ma fino ad adesso, è rimasta l'ultima gioia. Da ieri, però, si buon ben dire che le gerarchie, nel distretto di Manchester e nell'Inghilterra tutta, sono cambiate: il City, sfruttando il tifo casalingo dell'Etihad Stadium, aveva quanto meno l'obbligo di provare a vincere il derby numero 163 della storia, per riacciuffare i cugini in testa alla classifica. Ma gli uomini di Mancini, oltre al tanto impegno, centrano anche la vittoria (per 1-0) che vuol dire testa della classifica a 83 punti (come il Manchester), ma vantaggio decisivo per la differenza reti, (+61 contro +53) e dominio anche negli scontri diretti (6-1 ed 1-0).
A realizzare il goal pesantissimo della vittoria è stato Kompany, che, con un perfetto colpo di testa, si rivendica delle critiche piovute dopo l'espulsione nella sfida di FA Cup (unica vittoria United in questa stagione) e sblocca, ad una manciata di secondi dalla fine del primo tempo, un match chiuso, serrato dalla tanta tensione. Ed era facile prevederlo: i Red Devils senza Vidic, Anderson ed Owen (di cui oramai ci siamo fatti l'abitudine), avevano tutti gli interessi a giocare a ritmi bassi, cercando di contenere le folate avversarie (si spiega così la scelta di Ferguson di schierare a centrocampo Scholes, Park, Giggs e non i più offensivi Valencia e Young), per provare a portare a casa un pareggio preziosissimo. Dall'altro lato i Citizens nel primo tempo hanno dimostrato di avere il classico "braccino corto del tennista", tanto era il timore di fallire questo match-ball potenzialmente letale. Ma nel match da non sbagliare i ragazzi di Mancini si scrollano di dosso paure vecchie più di 40 anni e mettono alle corde gli avversari con grinta e dinamismo, marchi di fabbrica di giocatori quali Yaya Tourè, De Jong, Clichy e Zabaleta, i migliori in campo.
A meno due giornate, dunque, dalla chiusura dei giochi, Manchester si tinge di azzurro e per gli spalti dello stadio risuonano cori intonati sulla canzone Blue Moon, con tifosi illustri, quali Liam Gallagher e Maradona. 
Mancano due giornate, la storia è prossima ad essere riscritta, come testimonia la tensione di Alex Ferguson, che per un momento perde l'aplomb da sir discutendo con il tecnico Mancini, consapevole di essersi fatto sfuggire il campionato e Newcaslte e QPR permettendo, dopo 44 anni, la Premier League cambierà sede, cambierà bacheca, ma non città. 

Le pagelle dei protagonisti:
Kompany: da essere la causa della sconfitta del City in FA Cup, ad artefice possibile e probabile della vittoria in Premier League. Giganteggia in mezzo alla difesa e neutralizza Rooney lasciato da solo. Voto: 8
Clichy e Zabaleta: la dimostrazione di come dovrebbero giocare i terzini moderni. Tanta grinta, frantumano chilometri senza andare mai in riserva d'ossigeno, pressano ed annullano Jones ed Evra, ed in attacco non perdono la lucidità creando sempre potenziali occasioni. Voto: 7.5
Yaya Tourè: Senza dubbio l'uomo più prezioso della compagine. Ha dato un'impronta vincente e letale alla squadra, direttamente ereditata dal Barcellona. E' devastante in mezzo al campo: lotta e corre per 3. Voto: 8.5

Nani: Si dimostra croce e delizia per i Red Devils, come sempre. Puoi essere il migliore in campo e la partita successiva il peggiore. Ci si aspettava molto da lui, dalla sua fantasia imprevedibile. Questa volta è sceso in campo il suo gemello più scarso. Voto: 4.5
Scholes e Giggs: il primo si era ritirato, salvo poi fare dietrofront; il secondo, nonostante gli anni ed i capelli brizzolati, insegna ancora calcio. L'età e le vecchie lotte prendono il sopravvento nel secondo tempo, ma sono sempre gli ultimi a mollare. Voto: 6
Jones: decisamente fuori partita. Clichy gli passa davanti e lui riesce a malapena a vederlo con l'autovelox. Completamente spaesato, dopo l'ammonizione non si riprende. Voto: 5

Qui la lite tra Mancini e Ferguson










Campionati esteri, la situazione in vista del rush finale.

lunedì 16 aprile 2012 0 commenti

di Claudio Santovito
BARI- Mentre il calcio italiano si ferma in segno di rispetto per Morosini, il venticinquenne centrocampista del Livorno tragicamente deceduto sul campo del Pescara sabato pomeriggio, all’estero i campionati sono proseguiti, rendendo omaggio allo sfortunato giocatore. Si è osservato un minuto di raccoglimento o si è giocato con il lutto al braccio.

In Spagna è sempre e solo sfida tra Real Madrid (85 punti) e Barcellona (81): le due squadre, impegnate questa settimana e la prossima nelle semifinali di Champions (rispettivamente contro Bayern Monaco e Chelsea), sabato 21 si sfideranno nel Clasico al Camp Nou, ultima occasione per i blaugrana di avvicinarsi sensibilmente ai madrileni, a quattro gare dal termine.

Ma sono i numeri delle due squadre a far paura: il distacco dei catalani dalla terza classificata si attesta sui 29 punti, la differenza reti a 72 gol. Ben 78 quella dei madrileni! E la classifica cannonieri? Dominata da Messi e Ronaldo con 41 reti a testa, mentre gli altri attaccanti più prolifici ne hanno “solo” 21 (Falcao e Higuain). Oltre a Gijon e Santander, rischia la retrocessione anche il Villareal.
La finale di Coppa del Re sarà disputata tra Athletic Bilbao e Barcellona.

In Francia il Montpellier guida la classifica, a sei gare dal termine, con 66 punti, due in più del PSG di Ancelotti che ieri si è fatto raggiungere nel finale sul campo dell’Auxerre, fanalino di coda. Il Lille, terzo a meno 7 dalla capolista, aspetta eventuali passi falsi.
Ieri sera, a Parigi, il Marsiglia di Dechamps ha battuto di misura il Lione ai supplementari, conquistando la terza coppa di lega consecutiva.

In Germania, il discorso scudetto è praticamente chiuso: a tre gare dal termine il Dortmund in testa con 8 punti sul Bayern Monaco, sconfitto nello scontro diretto la scorsa settimana. I bavaresi, però, potranno rifarsi nella finale di coppa di lega del 12 maggio prossimo, sempre contro il Borussia Dortmund. Colonia, Hertha Berlino e Kaiserslautern rischiano di retrocedere, mentre lo Schalke tiene la terza posizione.

In Inghilterra, la 34esima giornata si è disputata solo in parte, poiché si sono giocate le semifinali di FA Cup. Liverpool e Chelsea, dopo aver rallentato sensibilmente in campionato, si confronteranno nella finale. In Premier, invece, lo United viaggia a +5 sui rivali del City, l’Arsenal è saldamente al terzo posto (64 punti) e Tottenham e Newcastle, appaiati a 59, si giocano l’ultimo posto Champions.








Premier League: Crollo del City in terra gallese. Trionfo dello Swansea e lo United sorride

lunedì 12 marzo 2012 0 commenti

di Giovanni Sgobba.
BARI- Ribaltone clamoroso in quanto inaspettato nelle zone alte della classifica del massimo campionato inglese. Una giornata che sarebbe dovuta passare quasi inosservata e senza scossoni, visto gli impegni sulla carta abbordabili per le due squadre di Manchester, ha invece registrato il sorpasso in testa dei Red Devils ai danni dei cugini del City. Si perché se lo United sbriga senza troppi patemi la pratica West Bromwich con la doppietta del solito Rooney, in Galles si assiste al trionfo del piccolo Swansea contro la superpotenza del City, grazie alla rete realizzata, a sette minuti dal termine, di Moore su cross di Routledge. I cigni gallesi, neopromossi in Premier League, giocano una partita dinamica che rasenta la perfezione, complice una squadra avversaria con poca spinta offensiva e priva dei difensori titolari, e hanno la possibilità di passare subito in vantaggio per un calcio di rigore, neutralizzato però dal portiere del City, Hart. I rossi di Manchester si portano a quota 67 punti, uno in più rispetto agli uomini di Mancini che oltre al danno della sconfitto, si trova dover gestire malumori all'interno dello spogliatoio, come testimonia la lite tra Balotelli e Tourè a fine primo tempo, e gli insulti di Barry durante la sua sostituzione.





Inghilterra: Suarez rovina lo spettacolo di Manchester United e Liverpool

domenica 12 febbraio 2012 0 commenti

Evra esulta dinanzi a Suarez
di Giovanni Sgobba.
BARI- Momento poco edificante per il calcio inglese: dopo, infatti, la querelle tra Capello e la Federazione inglese, sul caso Terry per presunte frasi razziste, che ha visto le dimissioni del tecnico italiano, nel week-end calcistico, a pochi minuti dall'inizio del derby anglosassone tra Manchester United e Liverpool, l'attaccante dei reds Suarez si è macchiato di un gesto ignobile. Il giocatore del Liverpool era stato precedentemente squalificato per 8 turni, a seguito di alcune parole razziste, rivolte nei confronti del difensore francese dello United, Patrick Evra.
 Ieri all'Old Trafford, al momento della stretta di mano, l'attaccante uruguaiano evita la mano tesa del francese, provocando l'immediata reazione di Evra che strattona il giocatore, il quale continua a salutare gli altri giocatori, ignorandolo. Si sarebbe potuto chiudere definitivamente un caso che ha tenuto banco per molti mesi, ma Suarez perde questa opportunità, creando evidenti disagi in un evento di richiamo mondiale. Qualcosa, inoltre, è successo durante l'intervallo al rientro negli spogliatoi: i giocatori del Liverpool fanno muro attorno all'uruguaiano, ma sembrerebbe che Rio Ferdinand,difensore dello United, abbia lanciato uno schiaffo al giocatore. Il Manchester United, finirà con il vincere la partita per 2-1 con doppietta di Rooney e goal del Liverpool proprio di Suarez, ma inevitabilmente il gesto ha avuto ripercussioni anche a termine della partita, quando Evra corre sotto la sua curva ed esulta proprio dinanzi a Suarez, schernendolo.
Così a fine partita ha tuonato Ferguson, allenatore dei red devils: "Suarez è una vergogna per il Liverpool.Non gli dovrebbe essere consentito di giocare ancora con la maglia dei Reds. Avrebbe potuto causare una rissa: non posso credere che si sia rifiutato di stringere la mano ad Evra".
Pronta e doverosa la dichiarazione di scuse (chissà quanto volontarie) rilasciate dal giocatore, su ordine del prestigioso club di Liverpool: "Ho parlato con il manager dopo la partita di Old Trafford e ho capito di avere sbagliato. Non soltanto l'ho deluso, ma ho deluso anche il club. Sono molto dispiaciuto per questo. Ho fatto un errore e mi dispiace davvero. Avrei dovuto stringere la mano a Patrice Evra prima della partita e di questo mi voglio scusare" 

Di seguito il video dell'episodio.






Premier League: 3-3 spettacolare tra Chelsea e Manchester United, ma a sorridere è il City

lunedì 6 febbraio 2012 0 commenti

L'esultanza di Hernandez e Giggs (assist-man) per il 3-3
di Giovanni Sgobba.
BARI- Partita dalle mille emozioni (e dai tanti errori), quella che ha visto difronte il Chelsea contro il Manchester United. Splendida atmosfera a Stamford Brigde col pubblico di casa desideroso di veder vincere tra le mure amiche il Chelsea dopo le sconfitte in questa stagione contro Arsenal e Liverpool.
Un match che negli ultimi anni, complice l'ascesa del Chelsea grazie ai tecnici Mourinho e Ancelotti, ha sempre rappresentato una tappa fondamentale per la conquista del titolo finale, anche se quest'anno le cose sono un po' cambiate soprattutto per i blues di Villas Boas, oramai lontani dai vertici della classifica, ma sempre pronti a sgambettare i rivali di Manchester, in corsa per la vittoria in Premier. Queste, dunque, le premesse che spiegano la rocambolesca successione di emozioni: primo tempo con i reds che comandano il gioco senza affondare e così alla prima occasione, i padroni di casa sfruttano una indecisione (l'ennesima) tra il portiere De Gea e il difendore Evans che devia il pallone nella propria rete. Il secondo tempo parte in maniera drammatica per gli uomini di Sir Alex Ferguson: uno-due nel giro di 4 minuti e il Manchester va sotto con le reti di Mata, splendido tiro al volo su cross di Torres (che continua a non segnare) e 3-0 con il colpo di testa del difensore David Luiz, buttatosi in avanti per un calcio di punizione. Due colpi che avrebbero messo al tappeto chiunque, ma lo United paradossalmente si scrolla di dosso tensioni e preoccupazioni, e senza più di tanto ragionare, si spinge in avanti, caricato dagli inossidabili Giggs e Scholes. Entra l'attaccante Hernandez e per il Manchester rappresenta la svolta: prima accorciano le distanze con 2 calci di rigore (il secondo molto dubbio), entrambi trasformati da Rooney, e poi, con il Chelsea completamente in bambola, mettono a segno il goal del definitivo 3-3 con un colpo di testa proprio di Hernandez che sfrutta una dormita di David Luiz (croce e delizia per il Chelsea). Match giocato con intensità da entrambe le squadre, ma termina senza vinti o vincitori: 3-3 il risultato finale.
A sorridere, però, è l'altra metà di Manchester: il City, allenato da Mancini, nella giornata di sabato, ha piegato facilmente il Fulham con il secco risultato di 3-0, portandosi dunque da solo in vetta con 2 punti di vantaggio proprio sui "cugini rivali". Da segnalare l'esordio, nelle file del City, a pochi minuti dalla fine, di David Pizarro, ex giocatore della Roma.









Responsabile dei Servizi Sportivi: Mario Schena
 
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