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[Parte 1°-VIDEO] 10 anni di Derby d'Italia. Le partite che hanno fatto la storia

venerdì 2 novembre 2012 0 commenti


Riviviamo assieme alcune delle più emozionanti sfide tra Juventus ed Inter che hanno caratterizzato l'ultimo decennio. 10 anni di grandi sfide, tra la Juve di Lippi, quella di Capello, in mezzo la rinascita dell'Inter con Mancini, e l'era di dominio con Mourinho fino ad arrivare alle ultime sentite partite. Tante polemiche, veleni, dossier arbitrali e lo scandalo di Calciopoli, ma è sul campo che brillano le stelle: Cruz, Zanetti, Cambiasso, Ibrahimovic, Del Piero, Trezeguet, Camoranesi, Adriano, Toldo, Buffon, Nedved, Figo, Martins...chi sarà il prossimo protagonista?




INTER- JUVENTUS 1-1. Sabato 19 ottobre 2002, San Siro.
Marcatori: Del Piero (J) su rig. al 44', Vieri C. (I) al 50' st


INTER
[3-4-1-2]Toldo,  Córdoba I., Materazzi,  Cannavaro F.,  Zanetti J., Almeyda,  Emre, Di Biagio, Coco, Recoba, Morfeo, Vieri C., Crespo.
Panchina: Fontana A., Adani, Pasquale, Vivas,Okan 
Allenatore: Cúper H.R. 


JUVENTUS
[4-3-1-2]Buffon,  Thuram, Ferrara C., Iuliano, Birindelli, Zambrotta,  Camoranesi, Tudor, Conte A., Davids, Nedvěd, Del Piero, Salas, Zalayeta, 
Panchina: Chimenti, Fresi, Baiocco, Di Vaio
Allenatore: Lippi M.





JUVENTUS - INTER 3-0. Domenica 02 marzo 2003, Delle Alpi

Marcatori: Guglielminpietro (I) aut. al 4', Nedvěd (J) al 34' pt; Camoranesi (J) al 38' st


JUVENTUS

Buffon, Thuram, Ferrara, Montero, Zambrotta, Tacchinardi, Davids, Camoranesi,  Nedved,  Di Vaio. Trezeguet. 
Panchina: Chimenti, Conte A., Salas, Zalayeta
Allenatore: Marcello Lippi


INTER
Toldo, Zanetti J., Cannavaro F., Materazzi, Còrdoba I., Guglielminpietro, Zanetti C., Emre, Recoba, Vieri, Batistuta.
Panchina: Fontana A., Coco, Gamarra, Pasquale, Di Biagio, Sérgio Conçeicão

Allenatore: Hector Cuper




JUVENTUS - INTER 1-3. 29 novembre 2003, Delle Alpi.

Marcatori: 12' pt Cruz, 24' st Cruz, 29' st Martins, 44' st Montero

JUVENTUS
 Buffon; Thuram, Legrottaglie, Montero, Birindelli; Camoranesi (1' st Di Vaio), Tacchinardi, Appiah (25' st Conte); Nedved (27' st Miccoli); Del Piero, Trezeguet. 
Panchina: Chimenti, Ferrara, Tudor, Davids. 
Allenatore: Lippi 


INTER
 Toldo; Cordoba, Adani, Gamarra; J.Zanetti, C.Zanetti, Almeyda, Pasquale (44' st Brechet); Van der Meyde (12' st Emre), Cruz (36' st Recoba sv), Martins. 
Panchina: Fontana, Farinos, Luciano, Kily Gonzales. 
Allenatore: Zaccheroni




INTER - JUVENTUS 3 - 2. 04 aprile 2004, San Siro.
Marcatori: 6' Martins, 25' aut. Kily Gonzales, 45' Vieri, 2' st Stankovic, 47' st Di Vaio.

INTER
Fontana; Cordoba, Materazzi, Gamarra; Javier Zanetti, Cristiano Zanetti, Farinos (10' st Almeyda), Kily Gonzales (37' st Helveg); Stankovic (24' st Karagounis), Martins, Vieri. 
Panchina: Cordaz, Cannavaro, Cruz, Adriano.
All. Zaccheroni. 


JUVENTUS
 Buffon; Birindelli, Legrottaglie, Montero, Zambrotta; Camoranesi (27' st Conte), Tacchinardi, Tudor, Appiah (1' st Maresca); Trezeguet, Miccoli (11' st Di Vaio). 
Panchina: Mirante, Iuliano, Pessotto, Chiumiento.
All. Lippi. 




INTER-JUVENTUS 2-2. 28 novembre 2004, San Siro 

Marcatori: Zalayeta (J) all'8' s.t, Ibrahimovic (J), su rigore, al 21' s.t., Vieri (I) al 34' s.t., Adriano (I) al 40' s.t. 

INTER (4-4-2) 
Toldo; J.Zanetti, Cordoba, Mihajlovic; Favalli (Ze Maria dal 1' s.t.); Van der Meyde (Recoba dal 22' s.t.), Stankovic, Cambiasso, Davids (Vieri dal 22' s.t.); Martins, Adriano. 
PANCHINA: Fontana, Materazzi, Emre, C.Zanetti. 
All. Mancini.


JUVENTUS (4-4-2)
Buffon; Zebina, Thuram, F.Cannavaro, Zambrotta; Camoranesi (Pessotto dal 39' s.t.), Emerson, Blasi, Nedved; Ibrahmovic, Zalayeta. 
PANCHINA: Chimenti, Montero, Legrottaglie, Appiah, Tacchinardi, Kapo. 
All. Capello.





INTER-JUVENTUS 1-2. 02 dicembre 2006, San Siro.
Marcatori: 18' st Ibrahimovic, 29' st Samuel, 40' st Del Piero.

INTER (4-4-2)
Julio Cesar; J.Zanetti, Cordoba, Samuel, Burdisso; Figo, Veron (35' pt Kily Gonzalez), Cambiasso, Stankovic; Adriano (38' st Recoba), Martins (27' st Cruz). 
Panchina: Toldo, Pizarro, Materazzi, Wome. 
Allenatore: Mancini 


JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Balzaretti, Thuram, Cannavaro, Chiellini (44' st Blasi); Camoranesi (31' st Mutu), Emerson, Vieira, Nedved; Ibrahimovic (24' st Del Piero), Trezeguet 5.5. 
Panchina: Abbiati, Kovac, Pessotto, Zalayeta. 
Allenatore: Capello 











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Supercoppe di Lega, vincono Juventus, City e Bayern.

lunedì 13 agosto 2012 0 commenti

di Claudio Santovito


BARI -L’ultimo weekend ha regalato forti emozioni calcistiche, nonostante la concomitanza con la fase finale dei giochi olimpici, in cui la medaglia d’oro per il calcio è stata assegnata al Messico, vincitore per 2 a 1 sul Brasile, mentre il bronzo se lo è aggiudicato la Corea, vincitrice per 2 a 0 sul Giappone.

Si sono giocate le Supercoppe nazionali di tre dei quattro tornei più importanti d’Europa, vale a dire Serie A, Bundesliga e Premier League.

A Pechino (per la prima volta con due arbitri di porta), la Juventus campione d’Italia (allenata temporaneamente da Carrera, vista la squalifica di Conte), ha battuto il Napoli, vincitore della Coppa Italia, per 4 a 2. Napoletani avanti con Cavani, subito raggiunti da un bel sinistro di Asamoah. Sul finire della prima frazione, delizioso colpo sotto di Pandev (su errore di Bonucci) e azzurri ancora avanti. Ripresa vivace e al 74’ l’arbitro concede un discusso penalty ai piemontesi che Vidal trasforma. Di lì in poi la gara si innervosisce: Zuniga rimedia un giallo evitabile che, in pieno recupero, si trasforma in rosso. Mazzarri si infuria e viene cacciato, così come, dieci minuti prima, era successo a Pandev, reo di aver detto qualcosa all’assistente. Nei supplementari, l’autorete di Maggio e il gol finale di Vucinic consegnano alla Juventus la quinta Supercoppa della sua storia, dopo quelle conquistate del 1995, 1997, 2002 e 2003.

Al Villa Park di Birmingham si è disputata la finale di Community Shield, la Supercoppa di Lega inglese, che ha visto confrontarsi il Manchester City di Mancini, vincitore della Premier League, e il Chelsea di Di Matteo, vincitore della FA Cup e della Champions League. I Citizens hanno battuto i Blues, che pure erano andati in vantaggio con Torres: ma sul finire del primo tempo, il rosso a Ivanovic ha complicato i piani del Chelsea, che ha subito la rimonta di Yaya Toure, Tevez e Nasri, prima di accorciare al minuto 80 con l’inutile rete di Bertrand. Per gli uomini di Mancini si tratta del quarto successo nella storia.

All’Allianz Arena di Monaco si è invece disputata la Supercoppa di Germania, giocata tra i campioni della Bundesliga del Borussia Dortmund e i campioni di Lega del Bayern Monaco. 
Hanno avuto la meglio i bavaresi, che si sono imposti per 2 a 1 grazie alle reti di Mandzukic e Muller. Per i giallo neri, l’inutile gol di Lewandowski. Si tratta del quarto titolo per il Bayern.





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Premier League: il City stende lo United, passo decisivo verso la vittoria

martedì 1 maggio 2012 0 commenti

L'esultanza di Kompany
di Giovanni Sgobba
MANCHESTER-
  Commento: Era da 44 anni che il Manchester City non arrivava così vicino alla conquista del titolo nazionale: l'ultima volta il sogno di trionfare si avverò, ma fino ad adesso, è rimasta l'ultima gioia. Da ieri, però, si buon ben dire che le gerarchie, nel distretto di Manchester e nell'Inghilterra tutta, sono cambiate: il City, sfruttando il tifo casalingo dell'Etihad Stadium, aveva quanto meno l'obbligo di provare a vincere il derby numero 163 della storia, per riacciuffare i cugini in testa alla classifica. Ma gli uomini di Mancini, oltre al tanto impegno, centrano anche la vittoria (per 1-0) che vuol dire testa della classifica a 83 punti (come il Manchester), ma vantaggio decisivo per la differenza reti, (+61 contro +53) e dominio anche negli scontri diretti (6-1 ed 1-0).
A realizzare il goal pesantissimo della vittoria è stato Kompany, che, con un perfetto colpo di testa, si rivendica delle critiche piovute dopo l'espulsione nella sfida di FA Cup (unica vittoria United in questa stagione) e sblocca, ad una manciata di secondi dalla fine del primo tempo, un match chiuso, serrato dalla tanta tensione. Ed era facile prevederlo: i Red Devils senza Vidic, Anderson ed Owen (di cui oramai ci siamo fatti l'abitudine), avevano tutti gli interessi a giocare a ritmi bassi, cercando di contenere le folate avversarie (si spiega così la scelta di Ferguson di schierare a centrocampo Scholes, Park, Giggs e non i più offensivi Valencia e Young), per provare a portare a casa un pareggio preziosissimo. Dall'altro lato i Citizens nel primo tempo hanno dimostrato di avere il classico "braccino corto del tennista", tanto era il timore di fallire questo match-ball potenzialmente letale. Ma nel match da non sbagliare i ragazzi di Mancini si scrollano di dosso paure vecchie più di 40 anni e mettono alle corde gli avversari con grinta e dinamismo, marchi di fabbrica di giocatori quali Yaya Tourè, De Jong, Clichy e Zabaleta, i migliori in campo.
A meno due giornate, dunque, dalla chiusura dei giochi, Manchester si tinge di azzurro e per gli spalti dello stadio risuonano cori intonati sulla canzone Blue Moon, con tifosi illustri, quali Liam Gallagher e Maradona. 
Mancano due giornate, la storia è prossima ad essere riscritta, come testimonia la tensione di Alex Ferguson, che per un momento perde l'aplomb da sir discutendo con il tecnico Mancini, consapevole di essersi fatto sfuggire il campionato e Newcaslte e QPR permettendo, dopo 44 anni, la Premier League cambierà sede, cambierà bacheca, ma non città. 

Le pagelle dei protagonisti:
Kompany: da essere la causa della sconfitta del City in FA Cup, ad artefice possibile e probabile della vittoria in Premier League. Giganteggia in mezzo alla difesa e neutralizza Rooney lasciato da solo. Voto: 8
Clichy e Zabaleta: la dimostrazione di come dovrebbero giocare i terzini moderni. Tanta grinta, frantumano chilometri senza andare mai in riserva d'ossigeno, pressano ed annullano Jones ed Evra, ed in attacco non perdono la lucidità creando sempre potenziali occasioni. Voto: 7.5
Yaya Tourè: Senza dubbio l'uomo più prezioso della compagine. Ha dato un'impronta vincente e letale alla squadra, direttamente ereditata dal Barcellona. E' devastante in mezzo al campo: lotta e corre per 3. Voto: 8.5

Nani: Si dimostra croce e delizia per i Red Devils, come sempre. Puoi essere il migliore in campo e la partita successiva il peggiore. Ci si aspettava molto da lui, dalla sua fantasia imprevedibile. Questa volta è sceso in campo il suo gemello più scarso. Voto: 4.5
Scholes e Giggs: il primo si era ritirato, salvo poi fare dietrofront; il secondo, nonostante gli anni ed i capelli brizzolati, insegna ancora calcio. L'età e le vecchie lotte prendono il sopravvento nel secondo tempo, ma sono sempre gli ultimi a mollare. Voto: 6
Jones: decisamente fuori partita. Clichy gli passa davanti e lui riesce a malapena a vederlo con l'autovelox. Completamente spaesato, dopo l'ammonizione non si riprende. Voto: 5

Qui la lite tra Mancini e Ferguson










Premier League preview. Derby di Manchester: fuori i secondi

sabato 28 aprile 2012 0 commenti

di Giovanni Sgobba
MANCHESTER- Commento: E' arrivata la resa dei conti. Le due sponde di Manchester hanno cerchiato in rosso il giorno lunedì 30 aprile, il monday night dove andrà in scena l'attesissima sfida tra City e United. Con un finale thriller degno del miglior sceneggiatore in circolazione, a tre giornate dal termine della Premier League, di fatto questo match incoronerà il prossimo trionfatore. Il City di Mancini che insegue 3 punti indietro, avrà il roboante vantaggio di giocare in casa, all'Etihad Stadium, che scommettiamo sarà tutto bianco e celeste, mentre i Red Devils bramano vendetta per l'oltraggioso passivo della sfida di andata (clamoroso e storico 1-6), anche se più consapevolmente firmerebbero anche per un pareggio che potrebbe risolvere spinose questioni.


Come arrivano le due squadre: Sfogliando le pagine dell'ultimo mese, è chiaro che il City può ancora dire la sua per meriti dei rivali cugini, incapaci di mantenere un vantaggio di 8 punti. Infatti, dopo il pareggio 3-3 in casa contro il Sunderland e la sconfitta contro l'Arsenal, il City aveva praticamente rinunciato alla rincorsa. Lo stesso Mancini alla vigilia della sfida contro i Gunners aveva annunciato che se i suoi ragazzi non avessero vinto, i giochi si sarebbero chiusi. E poi che è successo? Stranamente Ferguson, allenatore di vecchio pelo, non è riuscito a tener concentrati i giocatori che scivolano clamorosamente su due bucce di banana: sconfitta con il Wigan che lotta per rimanere nella massima serie e soprattutto 4-4 in casa contro un Everton già salvo che ha recuperato 2 goal negli ultimi minuti di partita. E non dimentichiamoci di Tevez, ex United poco amato, prima patata bollente per Mancini, ora fattore indispensabile in questa rincorsa.


I numeri ed i precedenti: L'ago della bilancia pende, seppur lievemente, per la sponda azzurra di Manchester. Miglior attacco e miglior difesa per il City (87 goal fatti e 27 subiti rispetto agli 86 e 32 dello United) e soprattutto squadra ancora imbattuta in casa, forte di 16 vittorie ed un solo pareggio. Ma lo United non sta a guardare e gioca la carta delle 12 vittorie (nessuno ha fatto meglio) lontano dall'Old Trafford e il precedente che può far sorridere: l'aver già vinto quest'anno all'Etihad Stadium per 3 a 2 in un match di FA Cup.

Come recita questo trailer: Di che colore si tingerà Manchester? Blu o rosso?Nel Monday night avremo l'attesa risposta.














Responsabile dei Servizi Sportivi: Mario Schena
 
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