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Juventus, pronti i rinnovi a Marchisio e Vidal. Intanto Lewandowski tentenna sul rinnovo

venerdì 23 novembre 2012 0 commenti

Robert Lewandowski con la Polonia
di Redazione
TORINO - “Ha tempo fino a marzo del 2013 per discutere del contratto, siamo stanchi di parlare con i suoi procuratori”, questa l’ultima dichiarazione dei dirigenti del Borussia sulla faccenda-rinnovo con Lewandowski. Una frase che apre scenari interessanti per i club, e sono parecchi, interessati al giocatore. Se le parti non dovessero raggiungere l’accordo entro marzo, infatti, il Borussia potrebbe decidere di mettere in vendita il giocatore a giugno, in modo da evitare di perderlo alla metà del prezzo nel gennaio successivo o addirittura a parametro zero nel giugno 2014. Per comprare Lewandowski a giugno servirebbero quantomeno tra i 20 e i 25 milioni di euro, una cifra di sicuro importante, ma non eccessiva per il valore del giocatore. L’attaccante polacco piace ad Antonio Conte ed è entrato nel mirino della Juventus e rappresenta il giocatore che farebbe comodo alla Juventus di Conte, il top player inseguito durante tutta l’estate e oltre. La concorrenza per arrivare a lui è folta: Manchester United, City e, naturalmente, Real Madrid sono interessate, ma muoversi in anticipo potrebbe essere la mossa giusta per il club bianconero.


Marchisio e Vidal
Intanto sul fronte rinnovi arrivano segnali positivi: se per Buffon è praticamente fatto l’accordo che legherà il portiere della Nazionale per altre tre stagioni, fino al 2016, come ha rivelato lui stesso, ora Marotta è al lavoro per blindare altri due campioni che hanno fatto ingolosire i principali club europei. Ovvero Marchisio e Vidal che con Pirlo compongono un centrocampo tra i più invidiati in Europa. Se per l’ex milanista non ci sono rischi di “scippi” da parte dei Paperoni d’Europa, diverso il discorso per il cileno e per l’altro azzurro. Già nel corso dell’ultimo CdA il dg Marotta fu esplicito: “Abbiamo rifiutato un’offerta importante per Vidal, noi i nostri campioni li teniamo, non li vendiamo”. Sottile anche il riferimento al Milan, fresco vedovo dei suoi campionissimi Ibra e Thiago Silva. Non a caso proprio Vidal è sempre stato indicato come il top-player perfetto da Conte, cioè il giocatore arrivato a cifre ragionevoli e che pur senza essere costato 30 o 40 milioni ha reso come un fuoriclasse assoluto. Di certo c’è che sia ai vecchi ricchi d`Europa (Real, United) che a quelli nuovi (City, Psg) Vidal e Marchisio fanno gola. E quindi fidarsi bene ma non fidarsi è meglio, anche perché son rimasti pochi ormai i grandi campioni che fanno la differenza e che son rimasti a giocare in Italia.
Marotta dunque ha pronta la soluzione: una volta sistemato il contratto di Buffon toccherà ai due centrocampisti, cui verrà sottoposto un rinnovo fino al 2018, allungando di altre due stagioni l’accordo attuale che scade nel 2016. 





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Supercoppe di Lega, vincono Juventus, City e Bayern.

lunedì 13 agosto 2012 0 commenti

di Claudio Santovito


BARI -L’ultimo weekend ha regalato forti emozioni calcistiche, nonostante la concomitanza con la fase finale dei giochi olimpici, in cui la medaglia d’oro per il calcio è stata assegnata al Messico, vincitore per 2 a 1 sul Brasile, mentre il bronzo se lo è aggiudicato la Corea, vincitrice per 2 a 0 sul Giappone.

Si sono giocate le Supercoppe nazionali di tre dei quattro tornei più importanti d’Europa, vale a dire Serie A, Bundesliga e Premier League.

A Pechino (per la prima volta con due arbitri di porta), la Juventus campione d’Italia (allenata temporaneamente da Carrera, vista la squalifica di Conte), ha battuto il Napoli, vincitore della Coppa Italia, per 4 a 2. Napoletani avanti con Cavani, subito raggiunti da un bel sinistro di Asamoah. Sul finire della prima frazione, delizioso colpo sotto di Pandev (su errore di Bonucci) e azzurri ancora avanti. Ripresa vivace e al 74’ l’arbitro concede un discusso penalty ai piemontesi che Vidal trasforma. Di lì in poi la gara si innervosisce: Zuniga rimedia un giallo evitabile che, in pieno recupero, si trasforma in rosso. Mazzarri si infuria e viene cacciato, così come, dieci minuti prima, era successo a Pandev, reo di aver detto qualcosa all’assistente. Nei supplementari, l’autorete di Maggio e il gol finale di Vucinic consegnano alla Juventus la quinta Supercoppa della sua storia, dopo quelle conquistate del 1995, 1997, 2002 e 2003.

Al Villa Park di Birmingham si è disputata la finale di Community Shield, la Supercoppa di Lega inglese, che ha visto confrontarsi il Manchester City di Mancini, vincitore della Premier League, e il Chelsea di Di Matteo, vincitore della FA Cup e della Champions League. I Citizens hanno battuto i Blues, che pure erano andati in vantaggio con Torres: ma sul finire del primo tempo, il rosso a Ivanovic ha complicato i piani del Chelsea, che ha subito la rimonta di Yaya Toure, Tevez e Nasri, prima di accorciare al minuto 80 con l’inutile rete di Bertrand. Per gli uomini di Mancini si tratta del quarto successo nella storia.

All’Allianz Arena di Monaco si è invece disputata la Supercoppa di Germania, giocata tra i campioni della Bundesliga del Borussia Dortmund e i campioni di Lega del Bayern Monaco. 
Hanno avuto la meglio i bavaresi, che si sono imposti per 2 a 1 grazie alle reti di Mandzukic e Muller. Per i giallo neri, l’inutile gol di Lewandowski. Si tratta del quarto titolo per il Bayern.





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Euro 2012, fine primo turno: avanti l’Italia, fuori l’Olanda.

mercoledì 20 giugno 2012 0 commenti


di Claudio Santovito
BARI - Si è conclusa ieri la fase a gironi dell’Europeo 2012. Nel gruppo A la favorita Russia ha perso l’ultima partita contro la Grecia (gol di Karagounis) e ha detto addio alla manifestazione continentale; stessa sorte è capitata alla Polonia padrona di casa che, dopo due pareggi, ha dovuto arrendersi nell’ultima gara al gol del ceko Jiracek. La squadra di Bilek si è quindi classificata al primo posto del girone e incontrerà il Portogallo di Ronaldo, che ha battuto in rimonta l’Olanda di Sneijder e Robben: orange in vantaggio con un bel tiro a giro di Van der Vaart, si è vista rimontare da due splendidi gol del fuoriclasse di Madeira, che ha anche servito palloni invitanti ai suoi compagni che non sono riusciti a concretizzare in gol. Zero punti per la squadra di Van Marwijk, soltanto due anni fa finalista mondiale.

Nell’altra partita del gruppo B, la Germania continua il suo formidabile ruolino di marcia: tredicesima vittoria consecutiva, questa volta ai danni di un’onesta Danimarca, la cui unica colpa è stata quella di finire in un gruppo di fuoco. Tedeschi avanti con Podolski che capitalizza un tacco di Gomez, vengono raggiunti dal colpo di testa di Krohn-Dehli prima che il difensore Bender, a dieci minuti dal termine, regali vittoria, primato e qualificazione all’armata di Low, adesso più che mai favorita per il titolo.

Nel gruppo C l’Italia supera per 2 a 0 l’Irlanda di Trapattoni e Tardelli e, complice il successo per 1 a 0 della Spagna sulla Croazia, approda come seconda ai quarti di finale. Gli uomini di Prandelli sono apparsi più timorosi rispetto alle prime due uscite e, pur rischiando pochissimo dalle parti di Buffon, hanno faticato a imporre il ritmo. Ci ha pensato Cassano sul finire del primo tempo con una bella girata di testa, lui piccoletto in mezzo a tanti spilungoni. Nella ripresa la verve azzurra è aumentata, e gli inserimenti di Balotelli e Diamanti per Di Natale e Cassano hanno prodotto il capolavoro balistico di Super Mario che, in rovesciata, ha battuto Given. Risultato acquisito ma orecchie puntate su Croazia-Spagna, dove i campioni euro-mondiali hanno mantenuto il vantaggio grazie al gol di Jesus Navas e a qualche miracolo di Casillas.

Nel girone D cade a sorpresa la Francia contro la Svezia, già eliminata ma autrice di una bella prestazione, culminata dai gol di Ibrahimovic e Larsson. Galletti che comunque passano come secondi (incontreranno la Spagna), mentre l’avversario degli azzurri sarà l’Inghilterra, che ha battuto ed eliminato l’Ucraina di Shevchenko grazie al gol di Wayne Rooney (rientrato dopo la squalifica) e a una certa supremazia territoriale.

Programma dei quarti di finale (21-24 giugno):
REP.CECA – PORTOGALLO; SPAGNA – FRANCIA
GERMANIA – GRECIA; INGHILTERRA – ITALIA




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Euro 2012, risultati prima giornata: bene Germania e Croazia, pari tra Spagna e Italia.

martedì 12 giugno 2012 0 commenti

di Claudio Santovito

 BARI- Si è conclusa ieri la prima giornata dell’Europeo, con l’esordio di tutte le nazionali. Nel girone A, la Russia è subito in fuga con la vittoria per 4-1 sulla Repubblica Ceca: i russi partono subito forte con Dzagoev e Shirokov. Ad inizio ripresa il ceko Pilar dimezza lo svantaggio, ma nel finale sono ancora gli uomini di Advocaat a trovare la via del gol ancora con Dzagoev e con una grandissima giocata di Pavliyuchenko. Nell’altra gara la Grecia ha imposto il pareggio per 1-1 ai padroni di casa della Polonia, sbagliando anche un rigore nel finale. Di Lewandowski e Salpingidis le reti.

Nel girone B, quello più combattuto, una sorprendente Danimarca, tatticamente impeccabile, stende l’Olanda di Sneijder e Robben di misura grazie a un bel sinistro di Krohn Dehli, che infila Stekelemburg sotto le gambe. Orange sottotono, possono recriminare per un palo di Robben, per due belle parate di Andersen e per un rigore non concesso nel finale per un mani in area. La Germania non tradisce e senza sforzo il Portogallo di Ronaldo con un bel colpo di testa di Mario Gomez, anche se viene salvata due volte dalla traversa sulle conclusioni di Pepe e Nani e, nel finale, Neuer compie una prodezza salva-risultato su Varela.

Nel girone C, i nostri azzurri hanno pareggiato la gara d’esordio contro i campioni in carica della Spagna, sempre imbattibile nel possesso palla ma imbrigliata dalle linee italiane. Monopolio del gioco in mano alle furie rosse, inframmezzato da efficaci folate azzurre, concretizzate al minuto 61 dall’acuto di Antonio Di Natale, subentrato a un impreciso Balotelli. Vantaggio che però è durato soltanto tre minuti, passati i quali Cesc Fabregas, sfruttando un’errata diagonale di Giaccherini, ha infilato Buffon. Nonostante un pressing accentuato e le occasioni capitate a Fernando Torres, gli uomini di Del Bosque si sono dovuti arrendere a una nazionale italiana molto compatta. 

L’altra partita del gruppo ha visto il netto successo della Croazia sull’Irlanda per 3 a 1: croati avanti con Mandzukic, poi raggiunti dal colpo di testa di Ledger. Ma nella ripresa la Croazia ha conquistato i tre punti grazie ai gol di Jelavic e ancora di Mandzukic, capocannoniere dell’europeo con Dzagoev (Russia) e Shevchenko (Ucraina).

Proprio l’ex bomber del Milan ha trascinato la sua nazionale, nella bolgia di Kiev, alla rimonta sulla Svezia: scandinavi avanti con un tocco sottorete di Ibrahimovic, ma il capitano ha ribaltato il risultato con una splendida doppietta di testa, che ha portato l’Ucraina in fuga nel suo girone, visto il pareggio pomeridiano tra Inghilterra e Francia. Due lampi a cavallo della mezz’ora: Lescott di testa affonda Lloris, dieci minuti dopo Nasri, con un bel tiro da fuori, batte un colpevole Hart. Ripresa animata dalla paura e nulla di fatto.

Nella prima giornata, soltanto Portogallo e Olanda non sono andate a segno: per loro, mercoledì, rispettivamente contro Danimarca e Germania, è già una finale.




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Euro2012, Gruppo A: Polonia - Grecia 1-1. L'orgoglio ellenico rovina la festa dei padroni di casa

sabato 9 giugno 2012 0 commenti

di Giovanni Sgobba
VARSAVIA- Commento: La partita inaugurale degli Europei si è rivelata subito avvincente con la Grecia che parzialmente rovina la festa dei padroni di casa polacchi. La Polonia, infatti, passata subito in vantaggio con la rete dell'attaccante del Borussia Dortmund Lewandowski, non riesce a far sua una vittoria che a fine primo tempo, complice anche l'espulsione di Papasthatopoulos, sembrava praticamente conquistata.
Invece la squadra ellenica, che nel primo ha costruito poco, si ricompatta nel seconda metà di gioco e dapprima trova il pareggio con Salpingidis e poi addirittura sfiora il colpaccio procurandosi un calcio di rigore per atterramento di Szczesny (espulso) proprio su Salpingidis. Dagli 11 metri si presenta il capitano Karagounis che si fa però ipnotizzare dal neo entrato Tyton.

I goal
Qui potete vedere i goal del match tra Polonia e Grecia


Il Tabellino
POLONIA-GRECIA 1-1

Polonia (4-2-3-1): Szczesny 4,5; Piszczek 6,5, Wasilevwski 5, Perquis 5,5, Boenisch 6; Polanski 5,5, Murawski 6; Blaszczykowki 6, Obraniak 6, Rybus 5,5 (25' st Tyton 7,5); Lewandowski 6,5. A disp.:Sandomierski, Tyton, Wojtkowiak, Kaminski, Wawrzyniak, Dudka, Matuszczyk, Mierzejewski, Wolski, Grosicki, Sobiech, Brozek. All.: Smuda 5,5.

Grecia (4-3-3): Chalkias 6; Torosidis 6,5, Papastathopoulos 5, A. Papadopoulos 5,5 (36' K.Papadopoulos 6,5), Holebas 6; Katsouranis 6, Maniatis 5,5, Karagounis 6; Ninis 5 (1' st Salpingidis 7,5), Gekas 5,5 (23' st Fortounis 6), Samaras 6. A disp.: Sifakis, Tzorvas, Tzavellas, Malezas, Makos, Fotakis, Fetfatzidis, Liberopoulos, Mitroglou. All.: Santos 6,5.
Marcatori: 17' Lewandowski (P); 5' st Salpingidis (G)

Ammoniti: Holebas (G), Karagounis (G)

Espulso: 44' Papasthatopoulos (G) per doppia ammonizione; 24' st Szczesny (P) per fallo su chiara occasione da gol
Karagounis si è fatto parare un rigore da Tyton al 26' st


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