Europei Under 21 e Confederation Cup, trionfo Germania
Germania “Uber alles” sopra tutto e tutti. Lo squadrone tedesco non ha mai cali di tensione e di rendimento. Se si scorrono gli Almanacchi e le storie delle grandi competizioni internazionali, dai campionati Europei, ai Mondiali finendo alla Confederation Cup i teutonici sono sempre arrivati fino in fondo e molte volte hanno alzato la Coppa.
Il Numero 10, il numero magico, sinonimo di classe estro e irriverente fantyasia. In Italia lo ha incarnato con grande signorilità Gianni Rivera che però non c'è da un pezzo, Maradona pure.
Quest’anno è stato inaugurato lo staio “Filadelfia” distrutto e ricostruito quello che è stato il teatro delle gesta di una squadra indimenticabile: Il Grande Torino.
Champions, dal 2018 è Superlega con Quattro italiane, nuovo format e nuovi orari
Dalla Champions League alla Superchampions. Il prossimo torneo sarà l’ultimo con il vecchio format. Una riforma pretesa dai grandi club. Troppo ampia la forbice tra le forti e le piccole, troppi i gruppi decisi prima di cominciare.
ZURIGO- Era tanto attesa e finalmente è stata diramata: la lista dei 10 goal più spettacolari dell'anno solare 2012. Giunto alla quarta edizione il Fifa Puskas Award è il riconoscimento che premia la fantasia e la bellezza di una rete senza soffermarsi troppo sul nome illustre. Quest'anno infatti oltre ai "soliti" Messi, Neymar e Falcao, figurano giocatori semisconosciuti tra i quali anche una donna.
Questa la lista dei candidati in ordine alfabetico:
Agyemang Badu (Ghana-Guinea)
Hatem Ben Arfa (Newcastle-Blackburn)
Radamel Falcao (America Cali-Atletico Madrid)
Eric Hassli (Vancouver Whitecaps-Toronto)
Olivia Jimenez (Messico-Svizzera)
Gaston Mealla (Nacional Potosi-The Strongest)
Lionel Messi (Argentina-Brasile)
Neymar (Santos-Internacional)
Moussa Sow (Fenerbahçe-Galatasaray)
Miroslav Stoch (Fenerbahçe-Genclerbirligi)
Le votazioni saranno aperte fino al 29 novembre (è possibile votare sul sito della Fifa), mentre il premio sarà assegnato il 7 gennaio a Zurigo.
Dopo Cristiano Ronaldo, Hamit Altintop e Neymar, chi sarà il quarto?
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Massimo Lancianese
giovedì 10 maggio 2012
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Di Massimo Lancianese- BUCAREST- L'Atletico Madrid è sul tetto d'Europa.Certo dell'Europa che conta meno ma, alla fine della stagione, i colchoneros avranno in bacheca un nuovo scintillante trofeo, assolutamente importante e prestigioso. E per di più bissano il successo ottenuto solo due anni fa ai danni del Fulham. Gli uomini simbolo di questo Atletico sono indubbiamente Radamel Falcao e Diego Simeone: "El tigre" ha bissato il successo dell'anno scorso col Porto, segnando ben 12 gol nella competizione (l'anno scorso ne fece addirittura 22!)e trascinando l'Atletico; "El cholo" ha rivoluzionato l'Atletico e dal suo arrivo a Dicembre, la squadra ha cambiato registro, riuscendo a vincere l'Europa League. Un dato molto significativo sta nel fatto che, degli undici scesi in campo ieri a Bucarest, non vi era nessun superstite della finale di due anni fa! I vari Forlan, Aguero e De Gea hanno cambiato aria e la squadra di Madrid ha saputo riorganizzarsi egregiamente, allestendo una rosa di ottimo livello.
Falcao ha dedicato la vittoria a " coloro i quali mi hanno preso per pazzo quando ho accettato l'offerta dell'Atletico!". Effettivamente la scelta del colombiano aveva stupito tutti quest'estate: tra tutte le squadra interessate, lui ha scelto l'Atletico. E alla fine la scelta ha pagato. L'unico rischio alla permanenza del bomber sta nel fatto che l'Atletico, salvo miracoli, non parteciperà alla Champion's League l'anno prossimo. Per un attaccante come lui sarebbe ora di misurarsi con la massima competizione europea ma non sarà facile strapparlo ai madrileni. Falcao è stato pagato ben 40 milioni di euro l'estate scorsa - gran parte ricavati dalla cessione di Aguero - e c'è da pensare che la dirigenza madrilena non lo lascierà andare, a meno che qualcuno non paghi la gigantesca clausola rescissoria di 60 milioni di Euro.
Indubbiamente un attaccante simile farebbe la fortuna di qualunque squadra e personalmente lo vedrei benissimo nella Juventus di Conte. Congetture a parte, l'Atletico ha compiuto una grande impresa e il club ha le basi giuste per fare bene negli anni a venire. Il problema di ogni club spagnolo è appunto il fatto di dover partecipare alla Liga che, per colpa di Real e Barca, assomiglia sempre più al campionato scozzese con due squadre che fanno un campionato a sè e poi il resto delle squadre. Ma, con un buon tecnico come Simeone, e acquistando qualche ottimo giocatore da affiancare a Falcao e co., l'Atletico può davvero far male a chiunque. Una nota va fatta a due ex-juventini, pesantemente bisfrattati in Italia e protagonisti in Spagna: Diego e Tiago ora si godono una bella vittoria e, in particolare per il brasiliano, la consapevolezza di esser stati decisivi.
Il pensiero finale va agli sconfitti, il povero Bilbao di Bielsa. L'Athletic aspettava questa finale da 35 anni, quando i baschi persero la doppia finale con la Juventus.
Ieri sera la squadra del "Loco" Bielsa non è riuscita ad imporre il suo solito gioco palla a terra, per via del pressing madrileno; la poca vena poi, di alcuni giocatori decisivi ha pesato molto. Un peccato per l'Athletic che vede la sua favola interrompersi sul più bello. Va comunque rivolto un applauso a questo club, davvero unico nel mondo, che con una squadra di soli baschi e dall'età media bassa (26 anni) ha saputo scalare l'Europa. Un applauso va anche Bielsa, allenatore sfortunato ma che ha dimostrato una volta di più tutto il suo valore. Speriamo che il Bilbao non molli, ha un'ottima rosa e un ambiente fantastico da cui ripartire. E poi, con Bielsa, c'è sempre da divertirsi.
L'Europa League 2011/2012 si conclude così, l'appuntamento è tra un anno all'Amsterdam Arena. La speranza è di poterci trovare qualche club italiano. Perchè l'Europa League conta e snobbarla è da stupidi.
Buon calcio a tutti!
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