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Serie A
di Davide Colonna
BOLOGNA - Quella di Bologna è la settima vittoria consecutiva (la quinta in campionato) per l'Inter di Stramaccioni che, con questi tre punti, resta in scia di Juventus e Napoli per la lotta scudetto.
Cronaca
Il giovane tecnico, contro ogni previsione, lascia in panchina Cassano e lancia la coppia formata da Palacio e Milito nel 3-5-2; Da quando adotta la difesa a tre, l'Inter ha sempre vinto. Bologna a trazione anteriore con Gilardino, Diamanti e Gabbiadini in avanti con Taider a centrocampo per intimorire gli ospiti.
I padroni di casa partono fortissimo applicando un pressing alto che costringe i milanesi a chiudersi. Diamanti sembra in gran forma ma il gol non arriva. Nonostante il Bologna giochi meglio, è dell'Inter la prima vera occasione della partita con Ranocchia che di testa spedisce a lato di un soffio. La resistenza rossoblu dura ancora per poco. Il difensore ex Bari, ci riprova di testa, su assist al bacio di Cambiasso, e questa volta trafigge l'estremo difensore Agliardi (27'). Primo tempo avaro di occasioni ma i nerazzurri si dimostrano spietati.
Nella ripresa, il Bologna torna alla carica ma si scopre e Handanovic innesca un contropiede fulmineo concretizzato in rete da Milito su assist di Palacio. 2-0 impressionante degli uomini di Stramaccioni che sono ad un passo dal chiudere il match. Neanche il tempo di riorganizzarsi che Cherubin riapre i giochi anticipando Handanovic di testa. La partita si accende e vengono espulsi il vice di Stramaccioni, Baresi e mister Pioli ma è Cambiasso (fuorigioco millimetrico) a chiudere i conti e a regalare un prezioso successo ai suoi (58'). 1-3 e tutti sotto la doccia.
Stramaccioni sembra divertirsi nel gestire gli attaccanti a disposizione e nessuno di questi lo delude. La difesa a tre, sembra reggere bene i colpi e Samuel gioca come ai tempi della Roma. L'Inter ha tutti i numeri per ambire alla vittoria finale ma, gli attaccanti sono spesso lasciati soli. Con i giusti accorgimenti, avremo davanti la vera anti-Juve.
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di Massimo Lancianese
BARI- L'incubo del calcio-scommesse non è ancora finito. Le dichiarazioni del capo della polizia Antonio Manganelli riaprono la questione, e la sensazione è che si tratti di qualcosa di grosso. Ecco le dichiarazioni di Manganelli : "
Le indagini sul calcioscommesse hanno portato alla luce alcuni comportamenti scorretti che hanno già portato a clamorose risposte, consentendo alle forze di Polizia di scoperchiare un sistema. Ma non è finita: altri comportamenti stanno per venire fuori e porteranno a ulteriori risposte, se possibili ancora più clamorose". Subito dopo queste dichiarazioni si è cercato di capire a cosa si riferisse il capo della polizia. Le prime indiscrezioni (è bene sottolineare che sono solo voci, senza ancora nessun riscontro) sembra riguardino il filone di indagini della procura di Bari, con particolare attenzione a due partite, Bari-Treviso del 1° Maggio 2008, e Salernitana-Bari, del Maggio 2009. Tutto si basa, ancora una volta sui racconti di alcuni dei giocatori imputati, tra cui l'immancabile Andrea Masiello e Vittorio Micolucci. Le responsabilità che emergono metterebbero nei guai più di metà della rosa del Bari di quel tempo. Il quadro che emerge è quello di un'omertà diffusa, dove quei giocatori che si rifiutavano di aderire erano in qualche modo obbligati a seguire la linea degli altri.
In particolare sono sotto esame la posizione di Ranocchia (che pure avrebbe rifiutato il danaro, salvo poi regalarlo ad Angelo Iacovelli, il
factotum coinvolto nell'inchiesta), e di altri giocatori quali Gazzi, costretto ad accettare un pc in cambio del silenzio. Se tali indiscrezioni venissero confermate, l'ipotesi di reato sarebbe l'omessa denuncia, come già avvenuto per Conte. Ma è bene ricordare che ad ora non vi è alcun riscontro, quindi siamo nel campo delle ipotesi.
Nel caso tali voci fossero confermate la situazione sarebbe paradossale, con giocatori del Bari già assolti (vedi Bonucci) e con altri che si ritroverebbero coinvolti. Non si riesce ancora a vedere la luce in fondo al tunnel.
Buon calcio a tutti!
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