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Inter alle stelle e Juve alle stalle

domenica 4 novembre 2012 0 commenti


di Davide Colonna
TORINO - La Juventus, dopo 49 risultati utili consecutivi in campionato (la sesta striscia positiva della storia a pari merito con l'Arsenal), viene riportata sulla terra dall'Inter più forte dopo l'era Mourinho. I nerazzurri travolgono 1-3 i campioni d'Italia nella loro tana ed il merito, va tutto al tecnico Stramaccioni che dimostra una grande personalità e preparazione tattica. Vittoria importante per due motivi: derby d'Italia che torna a Milano nerazzurra e riapertura del campionato con distacco dalla Juve che si riduce ad un solo punto. 

Cronaca
Juventus Stadium tutto esaurito per il match scudetto. Solito 3-5-2 per i padroni di casa con tutti i migliori in campo. Alessio si affida alla coppia Vucinic-Giovinco per l'attacco. Stramaccioni propone il 3-4-3 con il super tridente Milito-Cassano-Palacio.
Pronti, via e Juve in vantaggio dopo 20". Asamoah riceve palla in netta posizione di fuorigioco, non segnalata dal guardalinee, e scarica il pallone a Vidal che, a porta sguarnita, regala il vantaggio ai suoi. Inter in "bambola" e bianconeri alla immediata ricerca del raddoppio con Marchisio che calcia addosso ad Handanovic da pochi metri. Gesto tecnico spettacolare del centrocampista della nazionale che calcia al volo ma, ancora migliore, il morbido e preciso passaggio di Pirlo. Juve incontenibile che ci riprova con lo stesso schema e con gli stessi uomini ma, questa volta, Marchisio viene marcato bene e la conclusione finisce debole tra le braccia del numero uno interista. Si vede finalmente l'Inter con Palacio (tiro alto) e Cassano che, sugli sviluppi di un corner, cerca di sorprendere Buffon con un tiro-cross che finisce a lato di un soffio. I bianconeri calano di ritmo ma è ancora loro l'ultima occasione del primo tempo con Vidal. Si va a riposo sull'1-0 ma dopo 20 minuti di dominio degli uomini di Alessio, la partita non ha regalato nulla di emozionante. Da segnalare la mancata espulsione di Lichtsteiner per un fallo che gli poteva costare il secondo cartellino giallo. Svizzero, estraneo al gioco, sostituito da Caceres al 37'.
Secondo tempo tutto di marca nerazzurra. Ospiti alla ricerca del pareggio con Palacio e Nagatomo ma Buffon non si fa sorprendere. Punizione Inter dal limite. Schema anzichè conclusione in porta e Milito viene trattenuto in area da Marchisio. Calcio di rigore ed è lo stesso argentino che trafigge Buffon con mira centrale ma forte. Ormai la partita è in mano agli uomini di Stramaccioni che cercano rabbiosamente il vantaggio. Vidal perde palla a centrocampo e Guarin (appena entrato in campo al posto di Cassano) innesca un contropiede fulmineo verso Buffon che può respingere la conclusione del colombiano ma, nulla può contro la ribattuta del solito Milito che brucia sul tempo la difesa juventina. 1-2 e gli spalti iniziano a svuotarsi. La Juve ci prova a riprendere la partita con i "nuovi" Bendtner e Quagliarella e con Pirlo che impegna seriamente Handanovic da fuori. Con i bianconeri totalmente riversati in avanti, l'Inter trova l'1-3 finale al 90' con Palacio ma il merito è tutto di Nagatomo che resiste alla marcatura avversaria.

3-1 probabilmente troppo severo ma vittoria nel complesso giusta che mette a tacere anche le possibili polemiche del gol in fuorigioco di Vidal. Una grande Inter, un grande Milito, un grande Stramaccioni ed un pizzico di fortuna che non guasta mai. Milanesi "provinciali" nella determinazione ma grandi nel resto. Zanetti annulla Asamoah nella ripresa. Juve sprecona (non è una novità) e senza grinta. Disordinata tatticamente e nelle scelte. Mercoledì in coppa sarà dura senza un "bagno d'umiltà". Modulo già obsoleto e tutto da rivedere per Conte.



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L'Inter "provinciale" attacca la vetta

lunedì 29 ottobre 2012 0 commenti

di Davide Colonna
BOLOGNA - Quella di Bologna è la settima vittoria consecutiva (la quinta in campionato) per l'Inter di Stramaccioni che, con questi tre punti, resta in scia di Juventus e Napoli per la lotta scudetto. 

Cronaca
Il giovane tecnico, contro ogni previsione, lascia in panchina Cassano e lancia la coppia formata da Palacio e Milito nel 3-5-2; Da quando adotta la difesa a tre, l'Inter ha sempre vinto. Bologna a trazione anteriore con Gilardino, Diamanti e Gabbiadini  in avanti con Taider a centrocampo per intimorire gli ospiti.
I padroni di casa partono fortissimo applicando un pressing alto che costringe i milanesi a chiudersi. Diamanti sembra in gran forma ma il gol non arriva. Nonostante il Bologna giochi meglio, è dell'Inter la prima vera occasione della partita con Ranocchia che di testa spedisce a lato di un soffio. La resistenza rossoblu dura ancora per poco. Il difensore ex Bari, ci riprova di testa, su assist al bacio di Cambiasso, e questa volta trafigge l'estremo difensore Agliardi (27'). Primo tempo avaro di occasioni ma i nerazzurri si dimostrano spietati.
Nella ripresa, il Bologna torna alla carica ma si scopre e Handanovic innesca un contropiede fulmineo concretizzato in rete da Milito su assist di Palacio. 2-0 impressionante degli uomini di Stramaccioni che sono ad un passo dal chiudere il match. Neanche il tempo di riorganizzarsi che Cherubin riapre i giochi anticipando Handanovic di testa. La partita si accende e vengono espulsi il vice di Stramaccioni, Baresi e mister Pioli ma è Cambiasso (fuorigioco millimetrico) a chiudere i conti e a regalare un prezioso successo ai suoi (58'). 1-3 e tutti sotto la doccia.

Stramaccioni sembra divertirsi nel gestire gli attaccanti a disposizione e nessuno di questi lo delude. La difesa a tre, sembra reggere bene i colpi e Samuel gioca come ai tempi della Roma. L'Inter ha tutti i numeri per ambire alla vittoria finale ma, gli attaccanti sono spesso lasciati soli. Con i giusti accorgimenti, avremo davanti la vera anti-Juve.





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