di Claudio Santovito
BARI - La 28esima giornata di Serie A, spalmata in tre giorni, vede immutato il copione per quanto riguarda le due pretendenti allo scudetto: sabato il Milan vince a Parma, ispirato da un ottimo Emanuelson, che prima procura il rigore (trasformato da Ibrahimovic) e poi, con un grande slalom, congela il risultato. La Juve risponde in serata con una “manita” ai danni della storica rivale, la Fiorentina, sempre più in crisi. Super Vucinic colpisce un palo in avvio, poi apre le marcature, seguito da Vidal, Marchisio, Pirlo e Padoin.
Domenica, nell’anticipo di mezzogiorno, il Cagliari sbaraglia il Cesena con una tripletta di Pinilla (con due rigori) il quale, oltre a portarsi il pallone a casa, affonda la squadra di Beretta, sempre più con un piede in Serie B.
Nel pomeriggio, l’Inter non va oltre lo 0-0 casalingo contro l’Atalanta, con un grande rimpianto per il rigore sbagliato di Milito ma con un sospiro di sollievo per l’arbitro che grazia Lucio per un fallo da rigore; il Palermo strappa un punto a Lecce, rispondendo con Munoz al rigore di Di Michele. Bene il Catania di Montella in odore di Europa, che di misura (Legrottaglie) batte la Lazio di Reja, mentre un Novara corsaro espugna Siena con i due splendidi gol in fotocopia di Rigoni e Porcari.
2-2 tra Bologna e Chievo (Andreolli, Di Vaio, Thereau e Diamanti), identico punteggio nel posticipo tra Udinese e Napoli: bianconeri avanti con Pinzi e Di Natale, raggiunti nel finale da una doppietta di Cavani, che aveva anche sbagliato un rigore.
Nell’ultima gara disputatasi ieri sera all’Olimpico, la Roma coglie i tre punti contro il Genoa grazie a una rete di Osvaldo.
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