Visualizzazione post con etichetta combine. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta combine. Mostra tutti i post

Calcioscommesse: Quanta imbecillità in questi gesti!

lunedì 28 maggio 2012 0 commenti

di Giovanni Sgobba
BARI-
Eviterò di utilizzare le parole "schifo", "scandalo" o quant'altro di simile. Anzi, in cuor mio, la delusione (che c'è, è inutile nasconderlo) viene in parte smorzata dalla convinzione che l'eco di questa nuova ondata di perquisizioni ed arresti (con le conseguenti pene) possa portare a dimostrare una cosa, un concetto abbastanza semplice: la verità, prima o poi, viene a galla. 

Solitamente mi tengo lontano dal giudicare il calciatore in quanto uomo: sia ben chiaro posso criticare la sua prestazione sul campo quando indossa maglietta e scarpini, ma mi riservo dal giudicarlo quando smette di essere calciatore. Evito, anche se posso ben capire chi la pensa diversamente, discorsi sull'essere miliardari, sul potersi permettere una vita agiata: si può essere colmi di cose materiali, ma se uno si dimostra debole o vuoto all'interno, non ci potrà essere macchina di lusso che possa cambiare stato d'animo. Qui però la debolezza umana centra ben poco: quando i confini si intrecciano, quando professionisti, abusando della loro professione, inquinano ed alterano il mondo in cui lavorano, con la convinzione di quello che stanno facendo, allora non meritano alcun tipo di giustificazione.

Parliamoci chiaro: ci sono le immagini di Sculli, di Criscito che discutono con gente di malaffare, tra i quali c'è anche Massimo Leopizzi, uno dei capi ultrà del Genoa (vi ricordate Sculli che fu l'unico genoano ad interagire con i tifosi nella giornataccia di Genoa - Siena, quella delle magliette levate?). La cosa che mi fa sorridere è proprio questa: quanta superficialità, quanta stupidità in questi gesti! Ricordiamoci da dov'è partito questo nuovo filone, ricordiamoci del portiere che drogò alcuni sui colleghi per alterare il risultato. Ma si può pensare di passare inosservati? Di farla franca con delle semplici dichiarazioni "sono estraneo ai fatti?" Se Masiello affermò che cadde in tentazione a causa delle continue pressioni e minacce o del fatto che si sentì solo e non protetto dalla società, qui è chiaro l'atto volontario e ragionato del raggirare tutti, dai colleghi amici calciatori, passando per i tifosi che investono non solo sentimenti e si vedono investiti emotivamente da comportamenti di gente disonesta. 

Trapattoni, col suo modo di fare vernacolare, dice una cosa giusta: "Non impariamo mai dalle lezioni del passato e continuiamo a cadere in questi che più che errori definirei imbecillità, che purtroppo minano il calcio italiano".
Non sono errori: se dopo Calciopoli (che ha a modo suo dimostrato che nulla passa inosservato), si tenta nuovamente di commettere atti illegali, non si cade in errore, ma si commette una sbruffonata, talmente spocchiosa, da risultare ancor più grave dello scandalo del 2006.

Qualche tempo fa, l'ex calciatore del Bari Antonio Bellavista, anche lui incriminato ed incarcerato per breve tempo, disse: "Ho sbagliato e non lo rifarei, ma sbagliare è umano e tutti meritano una seconda possibilità. La giustizia penale e quella sportiva devono darci una seconda chance". Mi sento di dissentire. E' un po' come quanto accadeva fino a qualche anno fa nell'atletica: dopo la falsa partenza di un singolo atleta, l'ammonizione diventava collettiva e la seconda falsa partenza, a prescindere da chi avesse effettuato la prima, valeva la squalifica. Il concetto è lo stesso: con Calciopoli il calcio italiano si è giocato il suo jolly, la sua credibilità. Doveva essere una lezione per tutti, doveva essere premura del singolo giocatore (come in effetti fece la Nazionale italiana), difendere la propria categoria, dimostrare la bontà del proprio lavoro, del sudore negli allenamenti.

Ma alcuni di loro si sono dimostrati vermi solitari (parola quanto mai azzeccata) nel corrodere, nuovamente, il calcio dall'interno. Ed è giusto, pertanto, che paghino. A loro la libertà di chiedere una seconda, una terza possibilità; di certo non c'è peggior sconfitta nell'andare in giro a testa china e sguardo basso e sentirsi giudicati da tutti...








Se questo articolo ti è piaciuto seguici su Facebook!









Conte furioso in conferenza: "Ho sempre dimostrato integrità morale e onestà"

0 commenti



di Davide Colonna
TORINO - Conferenza stampa a Vinovo tenuta dal presidente della Juventus Andrea Agnelli e dal mister Antonio Conte in relazione ai fatti che hanno visto stamane, l'allenatore della Juventus, indagato per associazione a delinquere per frode sportiva. Conte è stato coinvolto nello scandalo dal suo ex calciatore ai tempi di Siena, Carobbio, e più precisamente per aver contribuito a "truccare" il match Novara - Siena risalente allo scorso campionato nella serie cadetta.
Conte, dopo una introduzione di Agnelli che ribadisce la fiducia nel mister e la estraneità ai fatti di quest'ultimo, ai microfoni è breve ma visibilmente amareggiato:

"Inizio col dire che la mia storia calcistica è sotto gli occhi di tutti. Ho sempre dimostrato integrità morale e onestà. Lo si può chiedere anche agli avversari chi è Antonio Conte. Voglio sempre vincere, ma sempre con certi valori. Io ho subito un'aggressione con bastoni davanti a mia moglie e a mia figlia, per la mia integrità. Col Siena abbiamo vinto il campionato con tre giornate di anticipo, con grande sacrificio 
e grande soddisfazione. Ribadisco la mia assoluta estraneità a qualsiasi fatto, mia e dei miei calciatori. Niente e nessuno rovinerà quella annata. Oggi mi è arrivato un avviso: sono stato indagato per associazione a delinquere. Ho avuto una perquisizione. Ho letto il provvedimento e ho visto le poche parole scritte. La prima domanda è: come mai non sono stato chiamato dal Pm prima di diventare un indagato? Mi sarei aspettato questo. Penso di aver detto tutto. Buone vacanze a tutti, perchè le mie saranno buone".  





Se questo articolo ti è piaciuto seguici su Facebook!














Responsabile dei Servizi Sportivi: Mario Schena
 
Calcio Online © 2017 | Designed by Studio Sciortino Bari per La Gazzetta Meridionale.it e Sport Online.
Calcio Online - Sport Magazine non registrato supplemento de La Gazzetta Meridionale.it | Direttore Responsabile Vito Ruccia - Vicedirettore: - Editore Proprietario: Studio Sciortino Bari | Spot by Aruba Media Marketing.
Per la vostra Pubblicità su questo Magazine Online contattare la GM SPOT inviando una E-mail a: commerciale@lagazzettameridionale.com o telefonando al 334/9835377.
Salvo accordi scritti le collaborazioni con la redazione di Calcio Online sono da considerarsi del tutto gratuite e non retribuite.