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Champions League, 1a giornata: Sorpresa Malaga, conferma PSG. Spettacolo al Bernabeu

mercoledì 19 settembre 2012 0 commenti

di Giovanni Sgobba
BARI- Risultati e commenti:

GRUPPO A
PSG - Dinamo Kiev 4-1. Quattro reti su cinque portano le firme di giocatori passati per l'Italia. Quando il PSG si è portato sul 2-0 con le reti di Ibrahimovic (su rigore) e di Thiago Silva (al debutto) su calcio d'angolo, tra gli spalti di San Siro sono aumentati i rimpianti ed anche un po' di beffa nel vedere, invece, una squadra che ha difficoltà nel segnare. I parigini che sembrano aver superato le difficoltà di inizio stagione, con la complicità di una Dinamo troppo contratta, arrotondano il risultato con le reti di Alex e di Pastore (ex Palermo). In mezzo, per gli ospiti, il goal di Miguel Veloso, meteora nel Genoa. Ottima prestazione anche di Verratti,

Dinamo Zagabria - Porto 0-2. Importanti tre punti esterni per i portoghesi, che si giocano verosimilmente la qualificazione con la Dinamo Kiev. A Zagabria ad aprire le marcature, sul finire della prima frazione, è il capitano argentino Lucho Gonzalez, abile con un guizzo a sfruttare un errore del portiere. I padroni di casa si svegliano nella ripresa, sfiorando il pareggio, seppur in maniera fortuita. Chiude i conti Defour a pochi minuti dalla fine.


GRUPPO B

Olympiakos - Schalke 04 1-2. 
Vittorie in trasferta nei due match del gruppo B. I tedeschi, che si sono visti annullare ingiustamente una rete di Papadopoulos, passano in vantaggio a fine prime tempo con il difensore Howedes. Nella ripresa, l'Olympiakos, che sembrava aver raddrizzato la partita con Abdoun al 57', crolla definitivamente qualche minuto dopo con la rete di Huntelaar (lo stesso olandese fallirà un penalty qualche istante dopo).

Montpellier - Arsenal 1-2. Dura praticamente 45' la sfida tra i campioni francesi e gli uomini di Wenger. Botta e risposta nel giro di 20': aprono le marcature i transalpini con la trasformazione su dischetto (discutibile rigore) di Belhanda. Poi terribile uno-due dell'Arsenal che ribalta il risultato con le reti di Podolski e poi Gervinho.


GRUPPO C

Milan - Anderlecht 0-0.
Unica sfida del martedì a terminare a reti bianche, ulteriore dimostrazione di uno stato negativo per i rossoneri, incapaci di trafiggere i pali protetti dal portiere Proto. Possesso palla per molti tratti a favore della squadra belga, ma buone occasioni nel primo tempo per il Milan con Emanuelson e poi Flamini. Nella ripresa esce (stizzito) Boateng, anarchico ed abulico, per far posto ad El Sharaawy che scuote i rossoneri, ma non basta per sbloccare la partita.

Malaga - Zenit 3-0. Senza dubbio la sorpresa della serata, per meriti degli spagnoli e per demeriti degli uomini di Spalletti, largamente spaesati. Dopo 14 minuti, infatti, il Malaga si era portato sul 2-0 grazie ad Isco ed all'argentino Javier Saviola, apparentemente rigenerato da questa nuova avventura. Lo Zenit prova con Hulk a riaprire i giochi, ma è lo stesso Isco a fissare il 3-0 nel secondo tempo con un bellissimo destro all'incrocio.


GRUPPO D

Real Madrid - Manchester City 3-2. 
Da molti considerata come l'anticipo della prossima finale, sembrerebbe deludere le aspettative fino al 70'.
Il primo tempo è Cristiano Ronaldo contro Joe Hart, con il portiere inglese che ne esce vincitore. Gioca meglio il Real Madrid, ma davanti alla porta Higuain non sembra in serata, sciupando ottime occasioni. Poi al 70' la partita si stappa: doccia fredda per le Merengues con il goal di Edin Dzeko. Sette minuti dopo, Marcelo riporta in equilibrio la sfida, ma è ancora il City di Mancini ad illudersi con la rete all'85' di Koralov (tiro-cross che sorprende Casillas). Erano già pronti titoli negativi per Mourinho, deludente in campionato, ma ecco che esplode tutto l'orgoglio dei padroni di casa che ribaltano il destino prima con Benzema e poi proprio con Cristiano Ronaldo.

Borussia Dortmund - Ajax 1-0. Meno spettacolo e tanto equilibrio nell'altra sfida del girone D. Dopo la deludente avventura dell'anno passato, i gialloneri campioni tedeschi sperano di contendere un posto al Real o al Manchester City, ma ci vogliono praticamente tutti i 90' per sbloccare una partita insidiosa. Sbaglia un calcio di rigore Hummels, ma poi ci pensa Lewandowski a siglare l'1-0 definitivo.





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Chi è Radamel Falcao, l'uomo dei record in Europa League?

giovedì 10 maggio 2012 0 commenti

di Giovanni Sgobba
MADRID- Volete vincere l'Europa League?Compratevi Radamel Falcao ed avrete buone probabilità di successo. Nella finale di Europa League è balzata agli occhi di tutti (come ulteriore conferma) la forza di questo giocatore, prototipo che rasenta la perfezione dell'attaccante moderno. Se è sempre difficile confermarsi dopo una stagione trionfante, il giocatore colombiano quest'anno ha lanciato un messaggio chiaro: dopo Messi e Cristiano Ronaldo, lui è pronto a conquistarsi i riflettori mondiali.
Nel (secondo) nome è racchiuso il suo destino: suo padre, ex difensore, scelse Falcao in onore dell'ex elegante centrocampista brasiliano della Roma. Radamel è qualcosa di completamente diverso: scheggia imprevedibile, può reggere da solo l'attacco od essere partner perfetto in un attacco a 2 (nel Porto in una stagione lui ed Hulk hanno realizzato 73 reti totali), capacità d'adattamento camaleontiche che sviano da qualsiasi logica marcatura. Un perfetto mix tra il classico numero 9 ed un numero 10. Piede destro naturale, se si sente bloccato, riesce a muoversi ed a smarcarsi per realizzare goal anche con il piede "sordo" (guardare la splendida doppietta di ieri per crederci). In area di rigore non perde la calma: dinanzi alla porta riesce a mantenere una freddezza degna del sangue di un crotalo, e come un serpente sa quando attaccare, di tacco alla Hernan Crespo o di potenza con l'elevazione di testa. Se l'area di rigore è troppo affollata, retrocede di una decina di metri, ma il risultato è sempre lo stesso: sassate che finisco in fondo alla rete.
Tante belle parole si potrebbe dire, ma i numeri? Classe 86', ha messo a segno 98 reti, conquistando primati tale da essere soprannominato l'uomo dell'Europa League: nella stagione 2009.2010, con la maglia del Porto, realizza 4 goal nel 5-1 finale contro il Villareal, diventando il giocatore più giovane nel segnare 4 reti in una competizione europea. Chiuderà, inoltre, la stagione alzando l'ambito trofeo dopo aver realizzato 17 reti, mai successo prima.
Con queste premesse viene acquistato dall'Atletico Madrid (squadra a cui segnò il primo goal europeo, che coincidenza!) ad un prezzo apparentemente sconsiderato: ben 40 mln di euro. Le premesse si trasformano, nel giro di un anno, in certezze assolute. Radamel Falcao trascina la squadra allenata da Simeone nuovamente in finale di Europa League (vinta), grazie alle sue 12 realizzazioni. Stabilisce così nuovi record: primo giocatore a vincere l'Europa League con due maglie diverse nel giro di 2 anni (Eto'o nel recente passato è stato l'ultimo, ma in Champions), riconfermandosi nuovamente capocannoniere del torneo.
La sua valutazione molto probabilmente è aumentata di 15/20 mln di euro, ma siamo certi che l'Atletico Madrid farà di tutto per coccolarsi questo colombiano 26enne che si appresta a sfidare gli dei del calcio mondiale...

Qui potete vedere i goal dell'attaccante colombiano













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