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Ferguson abbraccia Van Persie: Accordo con i Red Devils

giovedì 16 agosto 2012 0 commenti

LONDRA - "Confermiamo l'accordo per il trasferimento al Manchester United di Robin van Persie. Il giocatore volerà a Manchester venerdì per le visite mediche".

Con questo comunicato, pubblicato dall'Arsenal sul suo sito ufficiale, poi confermato sul sito dello United, si chiude definitivamente la porta in faccia a ogni speranza per la Juventus e altro club per acquistare il gioiello olandese dei "Gunners". La cifra del trasferimento non è ancora stata resa nota ma, lo sarà probabilmente dopo il superamento delle visite mediche da parte del calciatore.
Van Persie, da tempo accostato alla Juventus e al Manchester City dopo il suo mancato rinnovo con l'Arsenal, finisce alla corte di Alex Ferguson che si è sempre dichiarato un forte estimatore del forte attaccante.




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Euro 2012, gironi C e D: Italia con la Spagna, derby Francia-Inghilterra.

lunedì 4 giugno 2012 0 commenti


di Claudio Santovito

BARI -Ma veniamo al girone C, quello dei nostri azzurri, che dovranno vedersela con i campioni del mondo e d’Europa in carica della Spagna, con l’Irlanda di Trapattoni e con la Croazia, con la quale vanta un saldo negativo.

La prima partita dell’Italia sarà proprio contro le furie rosse; tutto il girone, come l’A, si giocherà in Polonia. Prandelli ha lasciato a casa Giuseppe Rossi (infortunato), Quagliarella, Matri, Pazzini e Osvaldo, puntando su una linea piuttosto “verde”, preferendo Balotelli, Giovinco, Borini, Cassano e Di Natale. In porta ha sacrificato Viviano, optando per il trio Buffon-De Sanctis-Sirigu, mentre la difesa è essenzialmente quella della Juve: fuori Ranocchia, ci sono Barzagli, Bonucci e Chiellini, cui vanno implementati Balzaretti, Abate, Ogbonna e Maggio, sperando di continuare con il ruolino di marcia che ha permesso alla nostra nazionale di vincere il gruppo C subendo – miglior difesa delle qualificazioni – solo due gol. A centrocampo, oltre ai soliti Pirlo, De Rossi, Marchisio, Motta e Montolivo, spazio a Nocerino, Diamanti e Giaccherini.

Gli spagnoli si presentano in partenza orfani di Puyol e David Villa infortunati, e di Bojan, Soldado e Thiago Alcantara per scelta tecnica. Ma la squadra di Del Bosque può contare veramente su un gruppo formidabile, dove anche chi sembra essere solo una riserva in realtà è un fuoriclasse. Xavi, Iniesta, Pique, Alonso, Cesc, Silva, Casillas, il meglio del Real e Barcellona non deluderanno, se implementati ai freschi campioni d’Europa del Chelsea Fernando Torres e Juan Mata. Gli spagnoli si sono qualificati primi nel gruppo I a punteggio pieno, costringendo la Repubblica Ceca agli spareggi.

 L’Irlanda guidata dal Trap è invece arrivata seconda nel gruppo B, staccata di due punti dalla Russia: ha perciò disputato lo spareggio, travolgendo l’Estonia. Stessa sorte è toccata alla Croazia, seconda nel gruppo con la Grecia e agli Europei grazie al successo negli spareggi contro la Turchia. 
Olic, Eduardo, Modric, Pranijc e Srna per la Croazia, Duff, Mc Geady e Keane per i verdi d’Irlanda i punti di forza di due compagini che fanno sicuramente del collettivo la loro forza. E il tandem Trapattoni-Tardelli, dal punto di vista tattico, non ha niente da invidiare a nessuno.

L’ultimo girone, che si giocherà in Ucraina come il B, vede protagonista l’esordiente Ucraina, qualificatasi di diritto in quando paese ospitante, la Svezia (miglior seconda delle qualificazioni), Francia e Inghilterra, vincitrici rispettivamente del gruppo D e G. Un girone che si presenta molto equilibrato, con la Svezia di Ibrahimovic pronta a sfruttare qualsiasi indecisione delle prime della classe, mentre l’Ucraina, capitanata dall’ormai trentacinquenne Shevchenko, potrà contare solo sul gruppo, sul fattore campo e su qualche buona giocata di Tymoshchuk e Milevsky. La Svezia, invece, oltre al fuoriclasse del Milan, ai affida agli interessanti Svensson e Rosemberg, oltre a una tradizione che la vede come una squadra difficile da superare e molto ben organizzata.

L’Inghilterra, orfana di Capello, Ferdinand, Crouch e di Lampard e Cahill in extremis, affidata all’ex Inter Roy Hodgson, tenterà di sfatare il tabù europeo secondo cui non si è mai affacciata nemmeno alla finale del torneo continentale. Terry, Gerrard, e Cole sono forse gli epigoni della Golden Generation ormai all’ultima chance, aggrappati più che mai ai gol di Wayne Rooney.

Infine la Francia di Blanc, che ha già operato il ricambio generazionale dopo il flop in Sudafrica, si affida ai vari Benzema, Menez, Ribery, Malouda, Mexes e Konscienly per i riportare i blues ai fasti dello storico treble tra il 1998 e il 2001 (Mondiale, Europeo e Confederations Cup). In attesa di ospitare il torneo tra quattro anni sulle rive della Senna, come ha deciso monsieur Platini.
La prima classificata del girone C affronterà nei quarti la seconda classificata del girone D e viceversa.





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Euro 2012, gironi A e B: un gruppo equilibrato e uno “di ferro” .

martedì 29 maggio 2012 0 commenti


di Claudio Santovito
BARI - Il gruppo A di Euro 2012 è composto dai padroni di casa della Polonia, dalla Grecia, dalla Repubblica Ceca e dalla Russia. Le partite si disputeranno tutte in Polonia, così come quelle del girone C; la gara inaugurale del torneo vedrà di fronte Polonia e Grecia, campione a sorpresa nel 2004, che si è qualificata vincendo nel gruppo F ai danni della Croazia; la Polonia, invece, si è qualificata di diritto in quanto paese ospitante. 

La Grecia non presenta elementi di spicco rilevanti, si affida al gioco di squadra: ricordiamo l’ “italiano” Tzorvas (Palermo), il veterano Karagounis (ex Inter) e i bomber Gekas e Samaras.

La Polonia annovera tra le proprie fila calciatori militanti in campionati esteri: buono il portiere (Szczęsny dell’Arsenal, preferito a Boruc della Fiorentina), il centrocampista Jakub Blaszczykowski e il ventitreenne attaccante Robert Lewandovski, entrambi campioni di Germania con il Borussia Dortmund.

La Russia è arrivata prima nel suo girone di qualificazione superando l’Irlanda, mentre la Repubblica Ceca, seconda dietro la Spagna, è dovuta ricorrere agli spareggi, battendo nettamente il Montenegro di Vucinic. Tra i talenti cechi spiccano Cech, portiere del Chelsea, il capitano Rosicky, fantasista dell’Arsenal e Milan Baros, attaccante che milita nel Galatasaray a segno ben 32 volte con la sua nazionale. Della Repubblica Ceca si ricorda un solo successo, targato 1976, come Cecoslovacchia, così come della Russia, campione nel 1960 come Urss. Proprio la Russia, guidata da Advocaat, forte di alcune individualità quali il portiere Akinfeev e gli attaccanti Kerzhakov e Arshavin, freschi campioni con lo Zenit di Spalletti, può giocarsi la qualificazione assieme ai cechi.

Diverso è il discorso nel girone B che, come il D, si giocherà in Ucraina: tolta la cenerentola Danimarca (anche se la storia calcistica ci ha abituato a grosse sorprese, vedi 1992) di Kjaer (Roma), Agger, Bendtner ma orfana del portierone Sorensen e vincitrice del gruppo H ai danni di Portogallo e Norvegia, a disputarsi i due posti utili per i quarti di finale se la vedranno Germania, Portogallo e Olanda.
I tedeschi, tre volte campioni, finalisti della passata edizione e reduci da due terzi posti mondiali, vantano una rosa giovane e formidabile, composta da calciatori del calibro di Lahm, Ozil, Khedira, Podolski, Mertesaker e da una pattuglia d’attacco molto prolifica: oltre al “vecchio” Klose, spiccano Mario Gomez, Muller e la promessa Shurrle. Si è qualificata a punteggio pieno nel gruppo A, eliminando Turchia e Belgio: è favorita per la vittoria finale.

L’Olanda di Sneider, Robben, Van Persie, Stekelemburg e Huntelaar si presenta ai blocchi di partenza con delle individualità formidabili e forte del secondo posto mondiale nel torneo sudafricano, svanito a pochi minuti dai calci di rigore per mano, anzi, per piede di Iniesta. È perciò più che mai motivata a alzare per la seconda volta il trofeo continentale, dopo la vittoria del 1988. Nel gruppo di qualificazione ha costretto agli spareggi la Svezia di Ibrahimovic. 

Infine, il Portogallo di Cristiano Ronaldo, che ha faticato nel gruppo di qualificazione contro Danimarca e Norvegia e accede alla fase finale di Euro 2012 attraverso lo spareggio, in cui ha eliminato con un rotondo 6 a 2 la Bosnia di Dzeko. Oltre al fuoriclasse di Funchal, però, ci sono altre buone individualità, quali Joao Moutinho, Raul Meireles e Pepe. Non ci saranno Bosingwa del Chelsea e Nani dello United, ma ciò che manca davvero ai lusitani è un centravanti che garantisca gol e profondità. L’ultimo attaccante degno di nota è stato Pauleta, il miglior realizzatore portoghese della storia, davanti a calciatori del calibro di Eusebio e Figo. I portoghesi hanno sfiorato il trofeo solo una volta, nel 2004 in casa, perdendo la finale con la Grecia.

La prima classificata del girone A affronterà nei quarti la seconda classificata del girone B e viceversa.






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Mercato low cost per la Juve

giovedì 10 maggio 2012 0 commenti

di Davide Colonna
TORINO -
Raggiunto il sogno tricolore, la Juve deve iniziare a pensare al prossimo anno e soprattutto al mercato in prospettiva degli impegni europei in Champions League che quest'anno, non hanno pesato sul fisico dei giocatori bianconeri.
Il giorno dopo la festa scudetto, Marotta, ha parlato di due ciliegine sulla torta dopo gli sforzi della scorsa stagione dedicati più alla quantità che alla qualità ma, questo non significa che la dirigenza porterà a Torino necessariamente due top players a cifre proibitive.
I nomi che circolano sono i soliti. Higuain, Dzeko, Suarez, Van Persie, sono giocatori di indubbio valore ma, i costi di cartellino e di ingaggio, risultano essere troppo alti per le casse bianconere considerando la linea giovane intrapresa dalla società e la storia di una Juve vincente solo quando si spendeva poco e i campioni, si lasciavano a squadre più ricche in favore di talenti non affermati ma ricchi di motivazioni come lo sono stati Del Piero o Zidane.
Se alla tradizione di un mercato povero, si unisce una squadra attuale già campione e collaudata senza personalità di spicco ad eccezione di Pirlo e Buffon, si può arrivare a pensare ad un mercato più ragionato che andrà a concentrarsi di sicuro in tutti i reparti ma tenendo in considerazione, più l'idea tattica di mister Conte e non i desideri dei tifosi. Certamente, si sostituirà un Del Piero partente con un giocatore dalle qualità simili ed in questo senso, sarà più facile arrivare a Giovinco e non a Van Persie o Jovetic perchè più economico. C'è solo da risolvere la comproprietà col Parma ma, dubito si supereranno i 10 mln per concludere l'affare. In attacco si continuerà a puntare su Matri e Borriello che sarà riscattato dalla Roma e in uscita, si conta di piazzare Iaquinta e Martinez.
A centrocampo, ci sono i problemi Elia, Krasic e Melo da risolvere. L'idea è quella di monetizzare da una loro cessione per prendere un centrocampista di esperienza internazionale come potrebbe esserlo Bastos (già in trattiva l'anno scorso con la Juve) e due giovani di speranza come Verratti (molto stimato da Sacchi) e Pogba. Difficile arrivare a Ramires del Bologna su cui ci sono le attenzioni delle inglesi.
In difesa, necessita un vice Bonucci. I nomi non sono molti. Spolli del Catania è una buona scelta mentre molto improbabile l'arrivo di Nesta. In arrivo un acquisto a zero? Anche in questa prospettiva, i nomi non sono molti e non da Juve.
Nessun top player quindi ma, piccoli rinforzi per rendere maggiormente competitiva la squadra in più competizioni quando si giocherà ogni tre giorni. L'ossatura principale non sarà modificata.




















Responsabile dei Servizi Sportivi: Mario Schena
 
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